Chrysler. Sindacati avranno il 55%, Fiat il 35%, Governo e creditori il 10%
28 Aprile 2009
di redazione
Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo con i creditori della Chrysler grazie al quale dovrebbe essere evitata la bancarotta della casa automobilistica americana. A scriverlo il "Washington Post", che cita una fonte vicina alle trattative, secondo cui i creditori avrebbero accettato di ridurre a due miliardi di dollari i debiti che ammontano ad un totale di 6,9 miliardi.
Le parti, scrive il quotidiano americano, "erano lontane nelle negoziazioni, lasciando agli uomini del Tesoro americano poche chances di evitare il ricorso alla bancarotta pilotata". Ma i creditori "hanno capito che avrebbero ottenuto meno con la procedura fallimentare e hanno ceduto alle richieste del governo americano", spiega una fonte anonima.
Chrysler, ricorda il Washington Post, "nel weekend ha chiuso anche un accordo con i sindacati, che prevede che United Auto Workers abbia una quota di maggioranza". Ora, in caso di accordo complessivo, i sindacati avranno il 55%, Fiat il 35%, mentre il governo e i creditori si divideranno il restante 10%.