Ci voleva Gheddafi per ripulire la Galleria Colonna dai motorini
17 Luglio 2009
Siamo all’ingresso della Galleria Alberto Sordi, già Colonna. Sono passati quasi sei anni dalla riapertura e quel che nel sito web dedicato viene definito il “primo shopping mall nel centro storico di Roma”, è divenuto un vivace punto di incontro, acquisti ed eventi di vario tipo. Tutto molto bello.
Ma ci chiediamo: chi ha fatto il progetto dell’ingresso ritratto nelle foto proposte di seguito – quello che affaccia su Via dei Crociferi verso Fontana di Trevi – aveva immaginato una situazione come risulta dalla seconda immagine, senza motorini (e magari senza strisce di nastro giallo della Polizia Municipale), “offerta” per un giorno, il 9 giugno scorso, dalla visita di Gheddafi, o pensava al parcheggio per motocicli e carico e scarico merci ritratto nella prima fotografia, come si verifica tutti giorni da vari anni?
D’altra parte accade spesso a Roma: si comincia con il primo motorino, al quale a seguire si aggiungono gli altri e via via peggiorando di giorno in giorno. Fino ad arrivare alla situazione ritratta, cronicizzata da vari anni. Eppure il segnale di “rimozione” fa bella mostra di sé. Dunque? In virtù di quale salvacondotto si può parcheggiare lì? Poi magari arriva il vigile e multa il poveretto che cercando di rispettare le regole ha messo il suo due ruote nei parcheggi regolari, ma 30 cm fuori dalle strisce!
Se si cominciasse a far semplicemente rispettare le regole forse si contribuirebbe a migliorare la qualità della vita nel centro storico. Sarebbe semplice. Forse troppo, e proprio per questo non si fa…
Uno degli ingressi della Galleria A. Sordi come si presenta, quotidianamente, a romani e turisti.
Lo stesso ingresso pochi minuti prima della visita del leader libico, Muammar Gheddafi a Roma