Ciampino: Batosta per Ryanair

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Ciampino: Batosta per Ryanair

13 Ottobre 2007

I giudici respingono il ricorso della compagnia di volo low-cost, Ryanair e danno ragione all’Enac che aveva richiesto il taglio dei voli su Ciampino a causa delle proteste degli abitanti della zona.

Durante la giornata di ieri, c’era stata una manifestazione di protesta davanti alla sede del Tribunale amministrativo del Lazio alla quale partecipava una rappresentanza dei residenti dell’area di Ciampino, che si erano schierati dietro una serie di striscioni del tipo: “Ciampino paradiso per low- cost, inferno per cittadini”. Al Tar, a quanto pare, hanno dato ascolto alla voce popolare decidendo di appoggiare l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile nella sua decisione di taglio dei voli sopra l’aeroporto “Pastine” per tutte le compagnie commerciali che effettuano più di cento voli settimanali sullo scalo romano, leggasi Ryanair.

Nella sentenza del Tar si legge infatti che il ricorso della compagnia aerea Ryanair, “non [era] assistito da sufficienti elementi di fumus boni iuris”. Secondo i vertici della compagnia irlandese, però, il governo italiano starebbe limitando “illegalmente la disponibilità’ di tariffe basse nel mercato romano, una mossa che da’ ulteriore protezione illegale ad Alitalia e limita la scelta dei consumatori”.

Stando alle parole del numero uno di Ryanair, Michael O’Leary, “l’imposizione di queste restrizioni false da parte del Governo italiano obbligherà’ i consumatori romani a pagare le tariffe più’ alte di Alitalia, causando significativi danni al turismo di Roma”.

Facendo sue conti si scopre che questo taglio dei voli, che passerebbero da 138 a 100 nell’arco di una settimana, costerebbe a Ryanair la bellezza di 125 milioni di euro che andrebbero poi pagati dai viaggiatori sotto forma di biglietti più alti.