Cile. Minatori, i 33 riemersi dalle viscere di San Josè
14 Ottobre 2010
di redazione
Il lungo incubo è proprio finito. I 33 minatori intrappolati sottoterra in Cile da oltre due mesi sono stati tutti salvati dopo che il rischio di una loro morte nel buio delle viscere della terra ha suscitato preoccupazione e angoscia in tutto il mondo. Dopo 69 giorni dall’incidente, si è conclusa durante la notte l’operazione di salvataggio condotta nel deserto dell’Atacama. Questi i 33 uomini: Claudio Acuna (44 anni): era arrivato nella miniera tre giorni prima del crollo. Juan Aguilar (46): ha vent’anni di vita nel buio delle cave, ed ha visto in prima persona tanti incidenti e colleghi feriti. Osman Araya (30): da quattro mesi in miniera, ha mandato un emozionante video alla moglie. Samuel Avalos (43): aveva lasciato il suo lavoro di venditore ambulante qualche settimana prima del crollo. Renan Avalos (29): fratello di Florencio. Entrambi sono attesi al ‘Campamento Esperanza’ da numerosi familiari. Florencio Avalos (31): è stato il primo ad essere salvato. È diplomato al liceo tecnico di Copiapò, la cittadina non lontana dalla miniera.
Carlos Bugueno (37): prima faceva il guardiano di notte, lavoro che ha lasciato per guadagnare di più in miniera. Carlos Barrios (27): ha disegnato una dettagliata mappa degli spazi occupati dai 33 nella miniera. Yonni Barrios (50): è il ‘medico’ del gruppo, grazie all’esperienza fatta curando la vecchia madre malata di diabete. Fuori dalla miniera lo attendeva l’amante Susana, mentre la moglie Marta ha deciso di non andare. Raul Bustos (40). Qualche mese fa si era trasferito da Talcahuano, dove si trovava durante il terremoto dello scorso 27 febbraio in Cile. Pedro Cortez (24): è amico dell’infanzia di Carlos Bugueno, con il quale sta vivendo l’incubo di San Josè. Jorge Gallegillos (56): una vita intera nei giacimenti, soffre d’ipertensione. Mario Gomez (63): è il più anziano del gruppo, aveva 12 anni quando è entrato per la prima volta in una miniera. È divenuto il leader ‘spirituale’ del gruppo. Ha costruito un altarino nella caverna. Prima dell’incidente si apprestava ad andare in pensione.
Josè Henriquez (56): don Josè è cristiano evangelista, e fa da pastore al gruppo. Nel 1986 si salvò dalla morte durante il crollo in un’altra miniera cilena. Daniel Herrera (37): per anni ha lavorato da camionista e tassista. Era entrato in miniera sette mesi fa. Juan Illanes (52). Ex militare, ha registrato un video diretto al presidente cileno Sebastian Pinera. Franklin Lobos (53): è il più conosciuto. Negli anni ’80 è stato un affermato calciatore. È scampato al crollo per una farfalla bianca, che lo ha distratto nella cava, pochi minuti prima del crollo, impedendogli di salire su un camion sui cui sarebbe morto schiacciato. Carlos Mamani (23): l’unico straniero (è boliviano) del gruppo. Si è trasferito in Cile alla ricerca di una vita migliore. Josè Ojeda (56): malato di diabete, ha scritto il breve testo con il quale il mondo ha saputo che il gruppo era sopravvissuto al crollo. Edison Pena (34): aveva fatto sapere ai familiari che a San Josè c’erano seri problemi di sicurezza. Omar Reygadas (56): è la terza volta che rimane intrappolato in una miniera. Pablo Rojas (45): è orgogliosissimo di suo figlio, iscritto al secondo anno di medicina. Esteban Rojas (44): ha promesso alla sua compagna, con la quale convive da 25 anni, che appena esce dalla miniera si sposa. Jimmy Sanchez (19): è il più giovane dei 33.
Dario Segovia (48): ha iniziato a scendere nelle profondità delle cave quando aveva 8 anni, quando accompagnava il padre, anch’egli minatore, a sua volta rimasto intrappolato in una miniera per una settimana. Victor Segovia (48): conosce le ‘minas’ dai 17 anni. È lo ‘scrittore’ del gruppo: prende appunti su tutto quanto succede in miniera. Mario Sepulveda (39): ex dirigente sindacale, anche uscendo – è stato il secondo ad essere tratto in salvo – si è confermato come uno dei più estroversi del gruppo. Ariel Ticona (29): sua moglie Elisabeth ha avuto una bambina lo scorso 14 settembre, che ha chiamato “Esperanza”. Lui ha potuto vedere su un video le immagini della piccola. È il penultimo riemerso dalla miniera. Luis Urzua (54): capo-turno nella cava, è il leader del gruppo, è stato capace di mantenere l’ordine e la disciplina. È stato l’ultimo dei 33 ad emergere dal pozzo. Alex Vega (31): prima del crollo aveva più volte raccontato ai familiari che nella miniera dal tetto spesso cadeva acqua. Richard Villareal (23): ai suoi aveva sempre raccontato che lavorava da meccanico, non in miniera. Victor Zamora (39): il giorno del crollo non doveva essere in miniera, dove si era recato per riparare un macchinario. Claudio Yanes (34). Anch’egli, come Esteban Rojas, ha promesso alla sua compagna che appena l’incubo della miniera sarà finito la sposerà.