Cile, Oltre 700 i morti. Bachelet: “Dobbiamo rimanere uniti”
01 Marzo 2010
di redazione
Sono 708 le persone morte in Cile nel terremoto che ha colpito il Paese sabato mattina. Lo ha reso noto il Presidente Michele Bachelet, dopo aver firmato il decreto che trasferisce ai militari il controllo della sicurezza nella regione di Conception, epicentro del sisma, e impone il coprifuoco dalle nove di sera alle sei del mattino.
Le scosse di assestamento, tutte di intensità superiore ai cinque gradi della scala Richter (ieri sera, un’altra di intensità pari a 6,2 gradi), sono continue e rendono i soccorsi molto difficili. Un "numero sempre più alto" di persone è disperso, ha precisato Bachelet chiedendo l’aiuto dei Paesi stranieri che invece in un primo momento aveva rifiutato. "Stiamo affrontando una catastrofe di dimensioni impensabili per farcela dobbiamo rimanere uniti", ha aggiunto dopo essersi riunita per sei ore con i ministri del suo governo e i vertici militari nel palazzo della Moneda, un altro edificio colpito dal sisma, con crepe evidenti. Nel frattempo una parte dell’aeroporto internazionale di Santiago è stata riaperta.