Cina. Altre 5 condanne a morte per la rivolta nello Xinjiang

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Cina. Altre 5 condanne a morte per la rivolta nello Xinjiang

03 Dicembre 2009

 

Un tribunale di Urumqi oggi ha condannato a morte 5 persone processate per la rivolta del cinque luglio nella capoluogo dello Xinjiang, la regione autonoma dove vive la minoranza uigura. Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua i 5 uiguri – Memeteli Islam, Mamattursun Elmu, Memeteli Abburakm, Kushiman Kurban e Helil Sadir – sono stati trovati colpevoli di omicidio ed altri crimini.

Il tribunale popolare ha poi condannato altre due persone all’ergastolo ed altri sei imputati a condanne detentive. Lo scorso 30 ottobre la Corte Suprema dello Xinjiang ha condannato altre 9 persone per la rivolta esplosa la scorsa estate in cui sono morte circa 150 persone, secondo le stime ufficiali di Pechino. La comunità uigura in esilio, denunciando la sanguinosa repressione da parte delle autorità cinesi delle proteste da parte della minoranza islamica, ha parlato di 800 morti. Domani è atteso l’avvio del processo per altri 5 imputati coinvolti nelle rivolte.

La Xinhua ha riportato che il procedimento che si è concluso oggi con le 5 condanne a morte, i 2 ergastoli e le altre condanne, è stato condotto in lingua uigura, con la traduzione fornita alle centinaia di persone, tra i quali parenti delle vittime e degli imputati, che hanno seguito il processo.