Cina, bombe nella provincia dello Shanxi
06 Novembre 2013
di redazione
Bombe artigianali sono esplose all’esterno di un ufficio del Partito comunista di Taiyuan, capitale della provincia settentrionale cinese dello Shanxi questa mattina alle 7,40 ora locale, quaranta minuti dopo la mezzanotte italiana. Il bilancio è di un morto e 8 feriti secondo la Xinhua News Agency. La notizia segue l’attacco della scorsa settimana a piazza Tienanmen, per cui le autorità cinesi hanno arrestato nei giorni scorsi cinque persone sospettate di essere legate al terrorismo islamico indipendentista degli uiguri. secondo la tv di stato si tratterebbe di ordigni artigianali posizionati nelle fioriere davanti all’entrata principale della sede del Pcc. Sul luogo delle esplosioni – sette o otto a seconda delle testimonianze – sono state ritrovate sfere di metallo e circuiti, spiega ancora Xinhua, secondo cui gli ordigni sarebbero stati nascosti nel complesso dove si trovano gli uffici del partito. La televisione di Stato CCTV riferisce di almeno una ventina di auto danneggiate. Le esplosioni si sono verificate nonostante lo stato dall’allerta della polizia in vista di una riunione del Partito Comunista di Pechino prevista tra il 9 e il 12 novembre, nel quale con ogni probabilità i dirigenti prenderanno importanti decisioni per l’economia cinese.