Cina, chiusura terzo plenum: “Più mercato e no al figlio unico”
12 Novembre 2013
di redazione
Si è concluso oggi il Terzo Plenun del Partito Comunista Cinese che si è impegnato ad attuare riforme economiche e a lasciare che il mercato giochi un ruolo più decisivo. Secondo quanto riportano l’agenzia di Stato Nuova Cina, i leader del partito comunista hanno ribadito l’importanza di mantenere l’autorità sulla Cina, ma allo steso tempo hanno espresso la volontà ad attuare importanti riforme economiche. I 376 membri del Comitato centrale hanno discusso per quattro giorni all’interno di un hotel blindatissimo nella periferia della capitale cinese. Le "svolte storiche", attese dalla stampa cinese alla vigilia, non ci sono state. Si attendevano decisioni radicali anche per rispondere ai sostenitori del leader maoista Bo Xiliai che avevano annunciato la formazione di un nuovo partito. Tra le possibili misure, ci sarebbe l’intenzione di aprire alla concorrenza i settori attualmente dominati dai monopoli delle grandi imprese di Stato, come le ferrovie, le telecomunicazioni e anche le banche. Ci sarebbe un’apertura anche sul versante sociale che potrebbe portare in futuro all’abolizione della legge sul figlio unico, quella che impone alle coppie urbane di non aver più di un figlio. Sistema che secondo i gruppi umanitari ha portato ad abusi come gli aborti forzati, imposti anche a donne in stato avanzato di gravidanza.