Cina, Harbin chiusa per smog. Non si vede oltre i dieci metri
22 Ottobre 2013
di redazione
La città di Harbin, nella provincia cinese nordorientale dello Heilongjiang, è invasa dallo smog in un modo impressionante a livelli mai visti tanto che le autorità si sono viste costrette a chiudere le scuole, le autostrade e l’aeroporto. Harbin conta 11 milioni di abitanti che sono stati obbligati a chiudersi in casa. Il livello delle polveri sottili ha raggiunto i 1000 microgrammi per metro cubo, quando invece l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene il valore di 300 già nocivo per la salute. L’agenzia ufficiale Xinhua sostiene che questa sia la prima, più imponente, crisi da inquinamento dell’inverno nel Paese, dovuta ai primi freddi che hanno costretto gli abitanti ad accendere i riscaldamenti. Per fortuna la censura è molto meno dura rispetto al passato e Sina Weibo, social network popolare in Cina come Twitter, fa trapelare la rabbia del popolo. Un utente ha scritto: "Dopo anni di sforzi finamente il saggio e produttivo popolo di Harbin ha finalmente trovato il modo di evitare sia lo stadio della società comunista che quella di ceto medio per approdare alla società paese incantato".