Cina: no a esperti stranieri in aree colpite

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Cina: no a esperti stranieri in aree colpite

13 Maggio 2008

Il sisma ha causato quasi 12mila
morti e migliaia di dispersi, secondo l’ultimo bilancio
ufficiale.

La Cina ha quindi deciso si accettare gli aiuti offerti da
paesi stranieri, ma ritiene che le condizioni non siano mature
per l’invio di squadre di esperti stranieri nelle zone colpite
dal terremoto.

Oggi il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Qin Gang,
ha detto ai giornalisti che la “comunità internazionale ha
offerto sostegno e solidarietà alla Cina” e che il popolo cinese
li avrebbe accolti “favorevolmente” ma non aveva precisato quale
tipo di aiuti sarebbero stati accettati.

Poco dopo, durante una conferenza stampa a Pechino, il Capo dei
Soccorsi del ministero Affari Civili, Wang Zhenyao, ha precisato
che tutti “gli aiuti materiali o in denaro” sarebbero stati i
benvenuti. A proposito di un eventuale arrivo di squadre di
soccorso dall’estero, Wang ha detto che le condizioni non sono
ancora favorevoli soprattutto a causa dei problemi di
comunicazione con le aree più colpite. “E’ impossibile anche per
le nostre squadre di soccorso raggiungere le zone interessate dal
disastro”, ha detto Wang. “Le condizioni non sono quindi mature
per autorizzare (ad entrare) delle squadre straniere”, ha
aggiunto.

Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e molti altri paesi hanno
offerto la loro assistenza alla Cina dove le squadre di soccorso
sono impegnate in una corsa contro il tempo per trovare
sopravvissuti e salvare i feriti.

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