Cina: nuovo terremoto, centrali nucleari in pericolo
18 Maggio 2008
di redazione
Il bilancio ufficiale dei morti – 30.000 – a causa del terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito la Cina lunedì scorso, è destinato a salire ancora. Mentre le forze dell’ordine stanno facendo di tutto per tenere a bada la popolazione in stato di shock si abbattono sul territorio altre catastrofi: lo straripamento del lago nei pressi di Beichuan ha costretto ieri centinaia di persone alla fuga nella direzione delle alture più vicine.
Oggi, invece, un sisma di magnitudo 6,1 ha messo a repentaglio la vita di qualche centinaio di persone nei pressi di Chengdu e, anche se secondo l’agenzia stampa statale Xinhua non dovrebbero esserci altri morti o danni gravi a edifici e infrastrutture, si teme per la sicurezza degli stabilimenti nucleari del paese che sarebbero, però, sempre secondo Xinhua “tutti sicuri e sotto controllo”.
Si sono registrati scontri nella zona di Beichuan, tra i parenti delle vittime e la polizia. A Yingxiu, vicino all’epicentro del terremoto, sono state tratte in salvo circa una sessantina di persone.
Secondo Wen Jiabao – Primo Ministro cinese – si tratta della “più terribile disgrazia ad essersi verificata dal 1949”.