Cina, poche speranze per i minatori intrappolati
19 Agosto 2007
di redazione
Nonostante l’ingente impiego di soccorritori, si parla di almeno duemila uomini tra vigili del fuoco e poliziotti, non sembrano esserci molte speranze per i minatori cinesi intrappolati in una miniera di carbone nella provincia dello Shandong.
Sono sepolti vivi da due giorni nella miniera di Huayuan i 172 minatori cinesi e i loro familiari stanno facendo pressione sulle autorità affinché si tenti il tutto per tutto pur di salvarli, ma a quanto sembra, non rimangono molte speranze ai minatori che devono fare i conti anche con la mancanza di ossigeno. I soccorritori stanno concentrando i loro sforzi nel tentare di riparare l’argine del fiume rotto dalla furia degli elementi, ciò infatti gli consentirebbe di pompare l’acqua fuori dalla miniera molto più facilmente.
Secondo il corrispondente della France-Presse, una folla di 200 persone si sarebbe radunata nella città di Xintai per protestare contro il governo che sembrava sul punto di lasciare i minatori al loro destino, sono seguiti scontri contro la polizia locale.
“Sono qui per avere delle spiegazioni”,ha detto Zhang Gao, parente di uno dei minatori intrappolati ai microfoni della AFP. “Tutto quello che sono stati capaci di fare è tenere le notizie per loro. Non sappiamo se ci siano o no sopravvissuti. Dovremmo essere informati meglio”, ha continuato Gao. Nel frattempo il Presidente cinese Hu Jintao e il Premier Wen Jiabao hanno dato istruzioni di fare tutto il possibile per salvare le vite dei minatori.