Cina. Stop alla Coca Cola nel mercato dei succhi di frutta

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Cina. Stop alla Coca Cola nel mercato dei succhi di frutta

18 Marzo 2009

Il governo cinese ha bloccato l’acquisto della più grande compagnia locale di bevande non alcoliche da parte della Coca Cola, affermando che l’operazione non è consentita dalla legge antimonopolio. In un comunicato diffuso oggi il ministero del commercio di Pechino afferma di aver invocato la legge perchè "l’acquisizione avrebbe avuto un’influenza negativa sulla concorrenza".

La multinazionale americana aveva lanciato nel settembre del 2008 un’offerta di 2,4 miliardi di dollari per l’acquisto della China Huiyuan Juice, una società privata quotata alla Borsa di Hong Kong. La legge antimonopolio è vigore in Cina dall’agosto dell’anno scorso.

Coca Cola è presente in Cina da tre decenni e nei mesi scorsi aveva tentato di potenziare la propria presenza rilevando l’azienda Huiyuan, che detiene il 40% del mercato totale cinese dei succhi di frutta. Il colosso Usa a settembre aveva messo sul piatto 2,4 miliardi di dollari per acquistare la società quotata alla Borsa di Hong Kong.

L’operazione aveva già ricevuto il benestare dei tre grandi azionisti dell’azienda, ovvero la Danone (che controlla il 22,98%), il fondatore Zhu Xinli (36%) e il fondo di investimento Usa, Warburg Pincus (6,8%). D’altra parte aveva necessità del disco verde delle autorità, che hanno applicato la nuova normativa sul monopolio scattata lo scorso agosto.

Il giro d’affari dei due gruppi fusi assieme avrebbe superato i 10 miliardi di yuan, oltre un miliardo di euro, tenendo conto dei numeri di bilancio del 2007, con oltre 400 milioni di yuan registrati da ciascuno in Cina.