Citigroup chiede aiuto ai cinesi, servono 10 miliardi di dollari
12 Gennaio 2008
di redazione
Il colosso bancario statunitense Citigroup, con sede a New York, sta cercando in tutti i modi di raccogliere fondi provenienti dall’estero a causa delle ingenti perdite provocate dal collasso degli investimenti in fondi immobiliari, la mossa più recente porta sulle tracce di una banca cinese.
L’obbiettivo è quello dichiarato immediatamente dopo il briefing di venerdì dal personale della società finanziaria al New York Times: racimolare quanto prima 10 miliardi di dollari, impresa non certo facile ma che la Citigroup conta di mettere in atto vendendo molte delle sue azioni alla China Development Bank, oltre ad altri investitori e governi stranieri.
Tra i possibili investitori anche il principe saudita Walid Bin Talalm, che aveva aiutato il gruppo agli inizi degli anni ’90, tutte le trattative andranno avanti nei prossimi giorni e gli investitori, così come i normali cittadini che hanno un conto alla Citigroup saranno informati tempestivamente dei risultati.