Clima. Berlusconi e Sarkozy insieme

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Clima. Berlusconi e Sarkozy insieme

15 Aprile 2010

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il suo omologo francese Nicolas Sarkozy hanno scritto una lettera al presidente della Commissione Ue, Josè Barroso, chiedendo di sanzionare i Paesi che non rispettano gli standard per le emissioni nocive. "Sarebbe inaccettabile che gli sforzi avviati dall’Ue per ridurre le emissioni ad effetto serra vengano compromessi dall’assenza o insufficienza di azione di altri Stati", si legge nel testo.

Iniziativa congiunta Francia-Italia in sede Ue a difesa delle intese raggiunte fra i Governi europei in tema di emissioni nocive di gas serra. "Come Lei ha confermato in occasione dell’ultimo Consiglio europeo, la Commissione presenterà il prossimo giugno un rapporto nel quale valuterà se alcuni settori industriali sono esposti a un importante rischio di fuga di carbonio, rapporto che dovrà essere accompagnato da proposte adeguate".

Sarkozy e Berlusconi invitano la commissione Ue a valutare la possibilità di "includere gli importatori nel sistema europeo di scambio di quote di emissioni". "Ci appare indispensabile – avvertono – che il rapporto della Commissione sia l’occasione per precisare senza preconcetti le condizioni nelle quali potrebbe essere messo in atto un tale meccanismo di aggiustamento alle frontiere dell’Unione Europea.

Bisogna, dicono i leader, "disporre, nel quadro del negoziato internazionale, tra gli altri possibili strumenti, di questo meccanismo, che dovrà ovviamente essere inclusivo e non protezionistico ci permetterebbe in effetti di prevenire il rischio di fuga di carbonio incoraggiando i Paesi terzi a adottare misure di riduzione delle loro emissioni, per esempio nel quadro dei partenariati settoriali. Quindi, ciascuno saprebbe che, se rifiuta di prendere impegni adeguati nei settori interessati, i suoi prodotti si vedrebbero applicare una compensazione equivalente allo sforzo previsto nell’Unione Europea. Non farlo verrebbe a creare uno stimolo paradossale a non prendere impegni del genere.

Si tratta dunque di una leva indispensabile che l’Unione Europea deve poter utilizzare se noi vogliamo preservare l’integrità ambientale dei nostri sforzi assicurando al tempo stesso l’impegno dei nostri principali partner. Aggiungiamo che, negli Stati Uniti, misure comparabili sono state introdotte nei progetti di legge in corso di esame. Nostro interesse è chiaramente poter lavorare su questa questione con i nostri partner americani così come con tutti coloro che lo vorranno.