Clintongate, Trump a un passo dallo storico sorpasso

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Clintongate, Trump a un passo dallo storico sorpasso

31 Ottobre 2016

Trump vs. Clinton, la sfida è sempre più aperta. L’ultimo sondaggio diffuso oggi da Politico/Morning Consult – effettuato nel fine settimana dopo le rivelazioni del capo dell’Fbi James Comey – conferma il testa a testa tra Hillary Clinton e Donald Trump a 8 giorni dal voto per la Casa Bianca. La candidata democratica in un corsa a due mantiene un vantaggio di tre punti col 46% delle preferenze, contro il 43% dell’avversario. Clinton avanti di 3 punti (46 a 43) anche nella corsa a 4, col candidato libertario Gary Johnson al 7% e la candidata verde Jill Stein al 5%. 

Va detto che questi sondaggi sono stati influenzati solo marginalmente dalla notizia sul nuovo round dell’emailgate, lo scandalo che coinvolge Hillary Clinton. La notizia risale a venerdì notte, e quindi, anche se per la Cbs circa l’80% dei simpatizzanti di entrambi gli schieramenti sabato mattina avevano già ricevuto la notizia, non è ancora possibile stabilire un effetto sicuro sulle rilevazioni. Come riferisce TheHill.com, la prima occasione di toccare con mano gli eventuali effetti della bufera FBI sulla Clinton sarà mercoledì mattina.

In ogni caso, il sondaggio Abc che dava solo sette giorni fa Hillary avanti di più di una decina di punti, la vede ora in testa di qualche punto. Questo è dovuto, in parte, al fatto che, anche se poco informati, quasi un terzo degli elettori Democratici dicono che la notizia mette in discussione la loro decisione di votare Hillary. La seconda considerazione è che vanno aggiunti anche una quota di indipendenti pari al 9%, che pensa che la situazione sia decisamente grave. Da non sottovalutare neppure la risposta Repubblicana. Uno dei principali problemi di Trump era di raggruppare il gregge del GOP, che mai davvero lo aveva amato.

Ebbene, la notizia delle indagini riaperte dalla FBI, ha contribuito a rinforzare Trump nel campo di casa. Anche perché non è arrivata sola. Lunedì, infatti, sono state rilasciate altre mail di wikileaks. Tra queste ce ne sono anche dell’attuale Presidente del Partito Democratico, Donna Brazile. A Marzo, mentre era ancora una giornalista della CNN, avrebbe passato delle domande in anticipo alla Clinton, favorendola nel confronto con il competitor interno Sanders. Questa notizia è rilevante perché rafforza l’idea che la Clinton sia solita truccare le carte. Argomento cavalcato con forza anche da Trump.

Al momento, comunque, è impossibile valutare il potere del combinato disposto tra i leaks degli hacker e l’inchiesta FBI. Di certo, una corsa che solo cinque giorni fa pareva al capolinea, si è appena riaperta.