Cnn, tre giornalisti vanno via dopo le bufale sul Russiagate
27 Giugno 2017
di Redazione
Il Don esulta e ritwitta il logo della Cnn modificato in Fnn (fake news network). La reazione del presidente Trump arriva dopo la notizia che coinvolge tre giornalisti di punta della nota emittente americana, tra cui il capo della nuova redazione inchieste, dimessisi per un articolo, che è stato ritirato, sui legami tra gli alleati di Trump e la Russia. I giornalisti sono Thomas Frank, che ha scritto il pezzo, Eric Lichtblau, caporedattore già vincitore del premio Pulitzer, e Lex Haris, che era il responsabile della redazione.
Un’inchiesta interna della Cnn, infatti, ha verificato che alcune procedure editoriali standard non sono state seguite durante la pubblicazione dell’articolo, che si basava su un’unica fonte anonima e affermava che il Congresso sta indagando su “un fondo d’investimento russo con collegamenti a funzionari di Trump”. In un incontro con la redazione, agli autori è stato detto che la storia in sè non era necessariamente sbagliata, ma “non era sufficientemente solida per essere pubblicata”. Però, venerdì, una delle persone citate nel pezzo, Anthony Scaramucci, fedelissimo di Trump, aveva contestato l’articolo, dicendo “non ho fatto nulla di male”. E venerdì sera, dopo che la Cnn aveva verificato che le procedure editoriali non erano state seguite, l’articolo è stato ritirato con tanto di scuse a Scaramucci.
Del fattaccio avevamo già scritto, ma queste dimissioni sono la prova del fatto che, secondo quanto riportato – con estremo candore – anche dal direttore del New York Times, da quando Trump è presidente, è letteralmente raddoppiato il numero di corrispondenti a Washington perché proprio come il rivale, ed ora alleato, Washington Post, sono letteralmente subissati di spiate, notizie anonime, indiscrezioni, richieste di burocrati e tecnocrati ansiosi di dare notizie su e contro la Casa Bianca di Donald Trump, insomma che il lavoro non è mai stato così facile. Eppure il sistema inizia a scricchiolare e la Cnn inizia a diventare sempre meno credibile.