Collevecchio inchioda M5S al microcredito
08 Marzo 2014
di Pino Scanzi
Oggi il web pullula delle ultime dichiarazioni secessioniste di Beppe Caciara Grillo sulla divisione prossima ventura dell’Italia. Grillo ripete anche il solito mantra sul Paese senza sovranità monetaria e sulle piccole e medie imprese che "muoiono come mosche". Ma oggi su Twitter c’è anche dell’altro: Barbara Collevecchio è una che con i grillici non usa il fioretto ma mena sciabolate che le attirano insulti di vario genere per la sua missione impossibile: convincere i suoi follower che dietro la propaganda di M5S si nascondano delle patacche.
Oggi la Collevecchio ha twittato un "spiegateci come mai siete contro le banche ma gli date i soldi", con tanto di screenshot del sito del Ministero dello Sviluppo Economico in cui si parla di banche e microcredito. Ricordiamo tutti come Beppe Caciara abbia sbandierato sul suo blog il versamento fatto dai parlamentari M5S al fondo per il microcredito durante il Restitution Day. "Finalmente si inizia a finanziare l’economia reale e non ad alimentare il vortice della speculazione finanziaria", scriveva il Blog.
Nel profluvio di retweet generato dal messaggio della Collevecchio, s’inserisce a un certo punto tal "Il Biondino", un insider, se abbiamo capito bene, che, con le sue risposte, sembra confermare una cosa: il fondo per il microcredito genera prestiti anche attraverso finanziamenti delle banche*. Insomma, il rimborso di M5S finito nel fondo alimenta l’odiato (dai grillici) sistema bancario eurozonesco?
* Riceviamo e volentieri pubblichiamo una precisazione del diretto interessato: "dal testo si evince che io ho detto che il Fondo finanzia le banche, ma non è così: il Fondo rifonde le banche qualora una PMI sia insolvente nel rientro del credito concesso. Quindi è uno strumento molto utile per rendere possibile l’accesso al credito".