Colombia, il governo: Ingrid Betancourt è viva

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Colombia, il governo: Ingrid Betancourt è viva

30 Novembre 2007

Il governo di Bogotà ha fatto sapere di avere in possesso prove che dimostrerebero che Ingrid Betancourt è ancora viva.

Si tratterebbe di immagini e video che ritraggono l’ostaggio franco-colombiano e i tre americani in mano alla guerriglia.

La Betancourt è stata rapita il 23 febbraio dalla guerriglia delle “Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia” (FARC).

Le immagini – parte delle quali sarebbero state girate nel mese di ottobre scorso – sono state sequestrate a tre guerriglieri delle Farc recentemente catturati a Bogotà. Le ultimi immagini che la ritraevano risalivano al 2003.

A Parigi, il portavoce dell’Eliseo, David Martinon, ha definito i video sequestrati a Bogotà come “la prima prova da quattro anni a questa parte che l’ostaggio franco-colombiano è in vita.

Ha poi continuato: “È un primo passo importante ma il presidente della Repubblica rimane determinato a ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi. La Francia lancia un appello alle Farc perchè mettano fine al calvario degli ostaggi liberandoli”.

Martinon non ha precisato se le autorità francesi si siano assicurate con le autorità di Bogotà dell’autenticità della prova di oggi.

Il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, ha da parte sua sottolineato che ora “bisogna intensificare gli
sforzi in vista di una soluzione umanitaria che permetta la liberazione di tutti gli ostaggi”.

La sorella, Astrid Betancourt, ha anche ricordato la mediazione che era stata operata dal presidente venezuelano Hugo Chavez definendola “efficace”.

Il presidente colombiano Uribe aveva posto fine alla mediazione di Chavez nella ricerca di un accordo umanitario fra il governo colombiano e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, provocando uno stallo nelle relazioni tra i due paesi.