Colpo grosso a Parigi, rubate tele di Picasso e Modigliani per 500 milioni
20 Maggio 2010
Incredibile, ma vero. Cinque tele di grandi maestri della pittura -Picasso, Matisse, Braque, Modigliani e Fernand Lèger – sono state rubate dal museo nazionale di Arte Moderna a Parigi. Il furto, che già di per se farebbe notizia, è reso ancor più clamoroso dall’enorme valore complessivo dei quadri: 500 milioni di euro. La dinamica del furto è quasi inverosimile nella sua semplicità. Gli inquirenti hanno confermato infatti che a portare via i cinque dipinti è stato un ladro solitario, vestito di nero e certamente provvisto di grande audacia. Le telecamere di sorveglianza hanno filmato secondo per secondo il furto da mezzo miliardo di euro, che probabilmente è avvenuto poco dopo la chiusura del Palais de Tokyo, l’edificio nel quale sorge il museo.
Nelle immagini filmate si vede un solo uomo, vestito di nero e con un passamontagna, che si aggira indisturbato nei corridoi dopo essersi introdotto da una finestra. Per entrare ha rotto prima un vetro non collegato al sistema d’allarme, poi ha segato l’inferriata e infine ha tagliato un lucchetto con le pinze. Dopodiché si è impadronito delle 5 tele tagliandole una ad una con il classico metodo del taglierino. I dipinti sono stati arrotolati e infilati una ad una in un borsone di tela che il ladro aveva a tracolla. Il furto è stato scoperto solamente stamattina durante il primo giro di ricognizione dei custodi. Per gli amanti dell’arte riportiamo la lista esatta dei dipnti pariti: “Le pigeon aux petits pois” di Pablo Picasso, “La pastorale” di Henri Matisse, “L’olivier près de l’Estaque” di Georges Braque, “La donna con ventaglio” di Amedeo Modigliani e “Nature morte aux chandeliers” de Fernand Lèger.
Il sensazionale evento ha destato scalpore anche all’interno del Museo stesso. “È stupido rubare quadri così, si tratta di imbecilli e basta” ha detto Pierre Cornette de Saint-Cyr, commissario delle esposizioni del Palais de Tokyo. “Con quadri del genere non ci si può fare niente tutti sono già al corrente, i siti Internet sono già pieni di notizie e immagini”. Effettivamente nessuno può pensare di vendere i quadri “a meno che non si voglia fare un ricatto alle assicurazioni. Ma io sono convinto che li ritroveremo – ha concluso Pierre Cornette de Saint-Cyr – Con quadri del genere è così, è successo con L’Urlo di Munch”. Dello stesso avviso gli esperti nostrani.
Secondo Vittorio Sgarbi “È un furto compiuto da menti perversamente abili, che suscita ammirazione. Non possono vendere quei capolavori sul mercato internazionale, chiederanno un riscatto per quanto sono stati bravi”. Il critico, intervenuto alla presentazione della terza edizione del Premio Terna ha aggiunto con sollievo “meno male che li hanno rubati in Francia e non in Italia così la smetteranno di dire che siamo i soliti italiani”. Anche se in casi come questi tutto il mondo è paese.
Ecco quindi la classifica, tra il serio e il faceto, dei furti più clamorosi degli ultimi trenta anni: Nel 1991 ben 20 capolavori di Van Gogh furono sottratti dal Van Gogh Museum di Amsterdam. Tra le opere anche il celebre ‘I girasoli’. Il bottino si aggirava sui 500 milioni di dollari. Le opere vennero ritrovate poche ore dopo il furto, in un’auto abbandonata. Nel 1990, due uomini vestiti da agenti della polizia si introdussero nell’Isabella Steward Gardner Museum di Boston e misero fuori gioco le guardie. In 80 minuti raccolsero opere di Rembrandt, Vermeer, Manet e Degas per un valore di circa 300 milioni di dollari.
Nel 1988 tre opere di Vincent Van Gogh, tra le quali una prima versione de ‘I mangiatori di patate’, furono rubate dal Kr”ller-Mller Museum di Otterlo, in Olanda. Il valore si aggira sui 100 milioni di dollari. I quadri sono stati recuperati. Uno dei furti più famosi degli ultimi anni è quello delle due tele di Munch, risalente al 2004 in Norvegia, quando due persone armate, in pieno giorno, prelevarono ‘L’urlo’ e ‘La Madonna’, due dipinti del pittore scandinavo del valore di oltre 90 milioni di euro. Nel 2008 il più ingente furto d’opere d’arte mai compiuto in Europa. Dal museo Buehrle di Zurigo vennero sottratte 4 tele impressioniste del valore intorno ai 70 milioni di euro: un Van Gogh, un Monet, un Degas e un Cezanne. Nel 2006, approfittando dei festeggiamenti del Carnevale, alcuni uomini armati misero a segno un furto al Chacara do Ceu di Rio de Janeiro: sparirono un Monet, un Dali, un Matisse e un Picasso. I dipinti valgono parecchie decine di milioni di dollari. Nel 2007 vennero sottratte dalla casa della nipote di Pablo Picasso, Diana Widmaier, la ‘Maya con la bambolà e ‘Il ritratto di Jacquelinè del maestro del cubismo, del valore di circa cinquanta milioni di euro. Fu sottratto anche un disegno.
Nel 2007 venne trafugato dal MASP, il museo di San Paolo del Brasile, il ‘Retrato de Suzanne Bloch’ di Picasso, valutato circa 50 milioni di dollari, e ‘O lavrador de cafe« di Portinari, valutato intorno ai 5 milioni di dollari. I quadri furono ritrovati nel 2008. Nel 2000, pochi minuti prima della chiusura, tre uomini incappucciati entrarono nel National Museum di Stoccolma, in Svezia. Sparirono due Renoir e un Rembrandt valutati circa 40 milioni di euro. I quadri furono recuperati nel 2005. Nel 2003 un dipinto di Leonardo da Vinci nel sud della Scozia, la ‘Madonna dei Fusi’ viene trafugato dal castello di Drumlanrig. Il quadro, valutato oltre 35 milioni di euro, e inserito sul sito dell’F.B.I. nell’elenco delle 10 opere d’arte più ricercate al mondo, fu ritrovato nel 2007.