Come mai Fini non dice nulla sulle assunzioni in Sicilia?

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Come mai Fini non dice nulla sulle assunzioni in Sicilia?

07 Gennaio 2011

Il governo siciliano ha pubblicato il primo bando per 2500 assunzioni nella sanità pubblica, con l’impegno di arrivare ad un totale di 4900 nuovi posti entro la fine di marzo. Oggi, la Regione Sicilia spende per curare i suoi cittadini più o meno quanto la Finlandia. Grande scandalo, reazione isterica dei "deputati" locali quando il tg1 si è permesso di sollevare la questione dopo che praticamente ne avevano parlato tutti i giornali, e corsa contro il tempo a Palazzo dei Normanni per far passare il provvedimento prima che arrivino i vincoli di spesa imposti da Tremonti.

Nei giorni scorsi La Stampa aveva offerto qualche altra chicca sulla gestione della spesa pubblica nella Sicilia Felix: dipendenti pubblici quintuplicati in 30 anni; oltre 140mila stipendi pagati ogni mese (il doppio della Fiat); 8400 "soggetti svantaggiati" che hanno festeggiato il 2011 con un obolo di 500 euro per un anno (totale 6 milioni e mezzo); il record per la pensione dell’ex dipendente pubblico più ricco d’Italia, un avvocato che percepisce 496.000 euro l’anno (1.358 euro al giorno), più del doppio dell’indennità del capo dello stato.

Sappiamo che una delle gambe del Lombardo quater è costituita da Fli, i "futuristi" che governano insieme a piddini, Udc e Alleanza di Centro in una coalizione tanto grossa da far impallidire la Merkel. E proprio la Sicilia è stata la Regione che ha risposto con più forza al nuovo corso finiano, aprendo un gran numero di sedi di "Generazione Italia".

Ora, se andate a leggervi un ispirato editoriale apparso proprio sul sito di Generazione Italia scoprirete che i futuristi invocano una "vera riforma" per cambiare il Paese, un "radicale ripensamento della spesa pubblica all’insegna di chiari principi liberali che rigettino logiche assistenziali, clientelari e demagogiche". Titolo, che naturalmente sottoscriviamo: "Tagliare la spesa pubblica. Partendo da sanità ed enti locali".

Oppure potremmo riascoltarci quel passaggio del discorso sugli effetti della crisi in Grecia, tenuto alla LUISS il 28 aprile scorso dal Presidente della Camera, in cui Gianfranco Fini con inveterato rigore spiegava: "è indispensabile un rigido controllo della spesa pubblica, proprio perché abbiamo un pregresso debito e una condizione complessiva che non ci consente certo di spendere e spandere".

Dopodichè ripensiamo alle prossime 5000 assunzioni e a chi governa la Sicilia: la domanda – come si dice – sorge spontanea. Sarebbe questo il "federalismo solidale" evocato dal Presidente della Camera in quel di Mirabello? E come mai dopo che Fini ha passato un’intera stagione a fare le pulci al governo nazionale non spende una parolina per il suo governo regionale? Speriamo che a FareFuturo qualcuno stia seriamente pensando a una risposta.