Commissione dei saggi: più potere al premier

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Commissione dei saggi: più potere al premier

Commissione dei saggi: più potere al premier

17 Settembre 2013

Le camere continueranno ad avere un ruolo centrale ma il premier potrebbe ottenere maggiori poteri rispetto ad oggi. E’ forse la proposta più importante avanzata dai 35 saggi nominati dal governo, un percorso che cerca di equilibrare parlamentarismo e presidenzialismo verso un rafforzamento della democrazia italiana e in cerca della necessaria governabilità. I saggi, riuniti a Francavilla al Mare, in Abruzzo, hanno chiuso i lavori con un mese d’anticipo e il Ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, oggi pomeriggio esporrà le proposte presso la Sala Bianca della Presidenza del Consiglio.

Dalle anticipazioni contenute nella Relazione finale, il premier continuerà a ricevere la fiducia dalla Camera (il Senato verrà trasformato in Camera delle autonomie), ma potrà nominare e revocare i ministri. La sfiducia passera da una "mozione di sfiducia costruttiva sottoscritta da un quinto dei componenti della Camera, e approvata con maggioranza assoluta". Viene anche proposta una accelerazione dei disegni di legge del Governo, con "voto a data fissa".

La chiusura anticipata dei lavori della Commissione dovrebbe portare a un risparmio dei due terzi dei fondi messi a disposizione. "Avremo un mese in più per poter riflettere seriamente e serenamente sulle questioni in ballo", ha dichiarato Quagliariello. Il documento è definito "aperto" perché non illustra scelte univoche e toccherà al Parlamento e al Premier Letta decidere le modalità di discussione delle varie proposte nelle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. Questa mattina, in seduta plenaria, sono previste le ultime limature al testo, mentre sono gia’ online, sul sito del Ministero per le Riforme costituzionali, i file delle sedute svolte fino ad oggi.

La relazione mantiene l’impianto generale dei lavori svolti dalla commissione: forma di governo, legge elettorale, bicameralismo, titolo V della Costituzione (organizzazione dello Stato in Regioni, Comuni e Province), procedimenti legislativi. Per quanto riguarda la legge elettorale, questione assai delicata, dovrebbe essere previsto il raggiungimento di una soglia tra il 40% e il 50% dei voti per ottenere il premio di maggioranza del 15%. Tra le altre proposte avanzate dalla Commissione si prevede la riduzione del numero dei parlamentari. Fino all’8 ottobre, i cittadini possono partecipare al processo costituente compilando i questionari sul sito www.partecipa.gov.it