Comunali Roma, Di Maio vuole assessori a tempo determinato. E sul referendum: “Se vince il no, non vogliamo dimissioni Renzi”
30 Maggio 2016
Luigi di Maio (M5S) ospite della trasmissione ‘In mezz’ora‘ su Rai 3, ha detto la sua in merito al referendum: “Non saremo noi a chiedere le dimissioni del presidente del consiglio dopo il referendum“, se dovesse prevalere il no. E neanche “se dovesse avere un contraccolpo come pd dopo il voto delle amministrative”.
E puntualizza, in caso di vittoria dei no al referendum sulle riforme, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “avrà un ruolo fondamentale. Questo non significa tirarlo per la giacchetta, ma individuare in lui la funzione di garante della Costituzione”.
Per, poi, aggiungere, Sul referendum “non consiglio a Renzi di dire: se perdo me ne vado a casa, potrebbe tentare gli italiani”, continua. E sul sindaco di Parma Federico Pizzarotti “non l’ho sentito recentemente, non voglio interferire in procedura in corso”.
Poi lancia un’idea che ha fatto sorridere in tanti: a Roma ci saranno “assessori a tempo determinato, si dà un progetto a un politico e lui lo porta a termine. Facciamo un Jobs act per i politici non per i cittadini. Il bello deve ancora venire. Nella prossima settimana spiegheremo ai cittadini romani come intendiamo riorganizzare il Comune di Roma. Passeremo da 12 a 9 assessorati e saranno a tempo determinato. Saranno assessorati a progetto, dopo aver realizzato il progetto basta, si va via”.
Poi il consueto attacco a Matteo Renzi: “Ha fatto il furbo: è partito prima con la campagna referendaria di ottobre per evitare la par condicio”. Sulle voci che lo vogliono futuro leader “politico” del movimento, però, non si tira indietro e dice: “Se gli iscritti al Movimento 5 Stelle individueranno in Luigi Di Maio il candidato presidente del Consiglio, io sarò disposto a farlo”.