Comunali Roma, Marchini: “Bertolaso conferma che Centrodestra non c’è più, l’alternativa siamo noi”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Comunali Roma, Marchini: “Bertolaso conferma che Centrodestra non c’è più, l’alternativa siamo noi”

10 Aprile 2016

Prove tecniche di dialogo nella campagna elettorale a Roma, dopo la sorpresa milanese nel centrodestra (Parisi e Passera alleati). Il candidato di Forza Italia, Guido Bertolaso, apre di nuovo all’indipendente Alfio Marchini: “Marchini è un candidato che ha una storia simile alla mia. A Roma un binomio Bertolaso-Marchini sarebbe formidabile. In che formula? Bertolaso sindaco e Marchini presidente del consiglio comunale. Lui ha già esperienza di consiglio comunale, c’è stato per tre anni. Magari glielo chiedo”.

Bertolaso spiega che non ci sono trattative in corso – “magari ci sarà nei nei prossimi giorni, sulla base dell’esperienza del caso Passera a Milano” – se Berlusconi avesse voluto chiedergli un passo indietro lo avrebbe già fatto. “Berlusconi me l’avrebbe già chiesto, ma ormai siamo già a una definizione del programma tale che questo io non posso più farlo. Io mi sto già occupando di tutti i problemi, anche nelle periferie, della città. Mi sembrerebbe bizzarro se ci fosse questa idea”.

Intanto arriva a stretto giro il commento di Marchini su Twitter: “Bertolaso conferma che il vecchio centrodestra non esiste più e che l’unica alternativa credibile a Roma è la Lista Marchini”. E a Maurizio Gasparri, che gli chiedeva di “seguire l’esempio di Passera e ritirarsi”, Marchini risponde: “Se la mette su questo piano, non mi resta che augurargli buona fortuna e contarci nell’unico luogo dove i numeri hanno senso, ovvero l’urna elettorale”.