Con 16 sì e 11 no la Camera fa fuori Previti
09 Luglio 2007
di redazione
La giunta delle elezioni della Camera si è pronunciata per “l’annullamento per motivi di ineleggibilità sopravvenuti” del mandato di Cesare Previti da deputato dopo la sentenza sul caso Imi-Sir.
La decisione è passata con i 16 voti favorevoli della maggioranza contro 11 dell’opposizione. Ora spetterà all’aula di Montecitorio decidere in via definitiva sul mandato da parlamentare di Previti in una seduta che si terrà tra almeno venti giorni. Nel caso la decadenza da deputato dovesse avere il via libera definitivo dell’Assemblea, sarà proclamato al suo posto il forzista Angelo Santori, primo dei non eletti.
Poco prima del verdetto, Previti aveva detto: “Se dichiarate la mia decadenza compite un atto politico. Se vorrete seguire il diritto, la vostra sentenza sarà giusta, altrimenti mi farete decadere e vi aggiungerete anche voi alla schiera dei miei persecutori che sono riusciti a mandarmi in carcere ma non saranno mai abbastanza brevi da fiaccare la mia forza d’animo che deriva dal fatto che sono sempre stato onesto e leale ma vittima di una vergognosa persecuzione”.