Con il Cav o senza il Cav. Alfano salvi le primarie

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Con il Cav o senza il Cav. Alfano salvi le primarie

26 Novembre 2012

Il centrosinistra è in piazza, il Pdl alla finestra o peggio, rinchiuso in qualche tempestosa e  riunione di vertice. Gli elettori di centro sinistra sanno quello che devono fare: sono in fila per le primarie, attendono il loro turno per votare, discutono, litigano, partecipano, sono vivi. E domenica prossima sapranno che li guiderà nella prossima campagna elettorale che hanno buone probabilità di vincere.

Gli elettori di centro-destra non sanno dove guardare. Non sanno se Berlusconi, il presidente del Pdl, sarà in campo e se sarà in campo con il Pdl o contro il Pdl, con qualche nuova creatura politica. Non sanno se le primarie volute dal partito contro il volere di Berlusconi si terranno o meno, non sanno come nè quando. Non hanno idea, oggi, per chi dovranno votare domani quando saranno chiamati a scegliere chi guiderà il paese. Forse non sanno più neppure di essere elettori del centro destra.

Le responsabilità per questo incredibile tracollo di un partito che per anni è stato di maggioranza nel paese e che ha governato per dieci degli ultimi vent’anni sono molte e ben distribuite, ma saranno materia per i discorsi funebri. Oggi forse c’è ancora tempo per evitarli.

Alfano ha sbagliato molto inquesti giorni. Ha sbagliato con quella sua dichiarazione giustizialista contro gli indagati tra i candidati alle primarie. E stato un patetico tentativo di inseguire Giorgia Meloni su posizioni più popolari e intransigenti, ma la stessa Meloni lo ha spiazzato con parole di migliore caratura garantista. In compenso ha dato la spallata decisiva alle voglie di rivincita e di vendetta di Berlusconi.

E Alfano ha sbagliato di nuovo quando, all’annuncio del Cav. di volersi ricandidare (non si sa come e con chi) ha detto che in questo caso le primarie sarebbero revocate. L’unica cosa certa è che Berlusconi non voleva le primarie e con quell’annuncio ha ottenuto il suo scopo. Dargliela vinta dopo tanta sana testardaggine è una scelta che non ha senso se non quello di mettere una pietra tombale sulla carriera politica del segretario.

Se Berlusconi immagina di fare la sua corsa in quello che è oggi il Pdl (magari ribattezzato) non si vede perchè non debba anche lui a questo punto giocarsi la rielezione nelle primarie. Se fatte con passione e lealtà potebbero avere o stesso effetto che hanno avuto per il Pd: chiarire le forze in campo, risvegliare uno spirito di comunità che era al lumicino, discutere di contenuti.

Dio sa se il Pdl ha bisogno di tutto ciò: il caos politico al suo interno è a livelli parossistici. Anche qui il discrimine tra montiani, anti-montiani, semi-montiani è forte ma molto più confuso e oscillante, tanto che tutte e tre le posizioni possono essere racchiuse nel solo Berlusconi. Gli elettori del centro desta sono allo sbando o in fila alle primarie del centro sinistra e quando ai contenuti a malapena abbiamo capito che c’è uno scontro tra "apparato" e "innovatori" ma l’impressione è che ciascuno scelga il fronte dove trova un posto libero.

Se poi Berlusconi fa la lista Forza Silvio, la lista Amazzoni o la lista Forza Italia, con chi vuole lui e come vuole lui, non si vede perchè il Pdl non dovrebbe proseguire nel suo progetto già approvato e avviato di primarie. Il Pdl scelga il suo leader, i conti col Fondatore si faranno alle elezioni e se serve anche dopo.

Tratto da Huffington Post