
Con il Conte Bis l’Europa tira un sospiro di sollievo. E Gentiloni va in Commissione Ue

05 Settembre 2019
Il primo atto del riconfermato presidente del Consiglio Giuseppe Conte offre la cifra di questa nuova esperienza di Governo giallorosso. Conte ha infatti informato il Consiglio dei ministri di aver comunicato ieri alla presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen il nome dell’ex premier Pd Paolo Gentiloni come membro italiano della nuova commissione.
La normalizzazione e l’adattamento alle imposizione europee insomma si completa e come ricompensa l’esecutivo italiano incassa i complimenti e gli apprezzamenti dei vertici Ue, gli stessi che ovviamente lanciarono strali contro i gialloverdi.
“Sono contenta di aver ricevuto i nomi da tutti gli Stati membri dell’Ue. Non vedo l’ora di mettere insieme un collegio ben equilibrato, che presenterò martedì” ha commentato subito Ursula Von Der Leyen alla notizia del nome di Gentiloni, ma il coro festoso da Bruxelles è davvero unanime. Si va dalla futura presidente della Bce Christine Lagarde che giudica “un bene per l’Italia e per l’Europa” la nomina di Roberto Gualtieri a ministro dell’Economia, al presidente del Parlamento europeo David Sassoli che sottolinea che “la stabilità dell’Italia è un valore per l’Ue”. “Siamo molto lieti di vedere un nuovo governo che rimette l’Italia al tavolo di coloro disposti a costruire un’Europa più forte e riformata”, ha detto la presidente del Gruppo S&D Iratxe García. “Il posto dell’Italia è essere al cuore dell’Unione Europea e dell’Europa, ed è il senso del nuovo governo”, ha affermato contestualmente il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, mentre il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, il socialdemocratico (Spd) Olaf Scholz dichiarava che l’incarico per la formazione di nuovo governo in Italia è “una buona notizia per l’Europa”
Per non parlare del commissario Ue uscente al bilancio Guenther Oettinger che in un’intervista radiofonica all’emittente Swr ha addirittura affermato che Bruxelles “è pronta a fare qualsiasi cosa per facilitare il lavoro del governo italiano quando entrerà in carica e per ricompensarlo” mentre il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker alla vigilia della formazione del Governo inviava i suoi più “sentiti auguri a Giuseppe Conte di riuscire nel suo compito di formare un governo”.
Insomma, nessuna voce dissonante. L’Italia torna un Paese normale per l’Europa e tutti, ma proprio tutti, coloro che la criticavano il primo Conte, quello sostenuto dalla coppia Salvini-Di Maio, ora applaudono il secondo Conte, sostenuto da Di Maio e dall’intero Pd (Calenda a parte). Ed è questa patente di ‘normalità’ che l’Unione Europea si prende il lusso di dare che lascia perplessi. Una Unione Europa che evidentemente è al fianco dell’Italia solo se l’Italia si sottomette ad essa (come ha spiegato perfettamente Oettinger) e se accantona le forze sovraniste e critiche. Il tutto ovviamente, senza che Bruxelles si ponga il minimo dubbio che l’antieuropeismo possa non essere altro che la febbre di una Europa profondamente malata.