Con il “Freedom of Choice Act” si finanzierà l’aborto a nascita parziale
26 Gennaio 2009
Nel 2007 il candidato Obama annunciò che se fosse stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, tra le prime mosse, avrebbe firmato il Freedom of Choice Act che garantisce la massima libertà di aborto, e che avrebbe ratificato la legge sull’“aborto a nascita parziale” o interruzione di gravidanza tardiva, giudicata un reato sotto la presidenza Bush ma che Bill Clinton, messo sotto pressione del fronte abortista americano, aveva avallato.
Il Freedom act consente a tutte le donne “residenti in qualsiasi Stato e ad ogni età, anche al di sotto dei 18 anni”, di “abortire in ogni momento della gravidanza”.
Il principio, o se vogliamo, il fine di pratiche come questa non è poi troppo lontano da quello che andava predicando lo zoo-etologo Ernst Heackel, il teorico della futura socialdemocrazia tedesca, che nel XIX secolo parlava esplicitamente di “liceità dell’eutanasia su bambini handicappati e invalidi (cfr. Brass e, “L’origine dell’uomo e le falsificazioni di Haeckel”, Editrice Fiorentina, 1910). Un principio riveduto e corretto dai guru dell’eugenetica e dell’utilitarismo contemporaneo del calibro di Ronald Dworkin, James Watson e Francis Crick: se sei "imperfetto" vai a farti benedire. Il primo, in “Il dominio della vita” (Einaudi, 1993), sostiene che “l’uccisione razionale dei più deboli può essere un metodo per migliorare il valore specifico della specie umana”; i secondi sono quelli che nel 1953 descrissero per primi la struttura del codice genetico, noto con il termine Dna, e che vanno terrorizzando le madri che hanno qualche parente gay o down. Sono queste le leggi che vorrebbe riproporre Obama? Se questo non è omicidio, rimane solo da sparare al bambino alla nascita.
E se questi sono i piani di Obama in politica interna, sono sufficienti per fare i conti con il cinismo del personaggio. Dire che sia ipocrita è poco. Ha giurato sulla Bibbia e questi sono i risultati. Forse stavolta Francesco Cossiga non si sbaglia quando afferma che "Obama imbroglia gli americani”. E’ il prototipo dell’uomo di potere cinico e che non crede in nulla. “Passata la festa gabbato lo santo”, come si dice dalle nostre parti.