Con la candidatura di Morcone a Napoli cresce il caos nel centrosinistra

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Con la candidatura di Morcone a Napoli cresce il caos nel centrosinistra

09 Marzo 2011

Un disastro totale. Non ci sono altre parole per definire la situazione del Pd a Napoli, dopo le primarie della discordia, le candidature andate a vuoto e l’iniziativa in contropiede di Luigi De Magistris. Come se tutto questo non bastasse, l’ultima è che il Pd non ha alcuna intenzione di subire il diktat dell’Italia dei valori e alla fine ha convinto il prefetto Mario Morcone a scendere in campo rendendo ufficiale la sua candidatura a sindaco del capoluogo partenopeo.

Una mossa, questa, che almeno per il momento segna una rottura insanabile con l’Idv, visto che De Magistris non ci pensa nemmeno a ritirare la sua candidatura a campagna elettorale già incominciata. "Per me la candidatura di Morcone non cambia nulla -ha detto l’ex pm – era chiaro che il Pd avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non appoggiarmi". Un’affermazione che non lascia spazio ad aperture, non soltanto per una questione di principio ma anche, a detta di De Magistris, per una questione di prospettive: "Sono prevalse le ragioni della conservazione e della continuità con Bassolino, nella candidatura di Morcone non c’è alcuna discontinuità e novità. Sarà una campagna appassionante, io sarò leale e sono convinto che i napoletani sceglieranno tra le ragioni del cambiamento, che io ritengo di rappresentare, e quelle del conservatorismo".

Dimostrata chiaramente l’indisponibilità dei due litiganti – Pd e Idv – a trovare una soluzione comune e condivisa, a questo punto a fare da ago della bilancia sarà il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola, che ancora non ha dichiarato ufficialmente da che parte intende schierarsi, ma che proprio oggi, in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, aveva scongiurato profeticamente l’ipotesi di una doppia candidatura all’interno del centrosinistra. Alla giornalista, che gli chiede quale sia la sua posizione a proposito delle prossime elezioni amministrative a Napoli, Vendola risponde in modo chiaro: "Noi abbiamo posto con grande serietà l’esigenza che il Pd si faccia carico di una soluzione unitaria, che è l’unica condizione per vincere. Andare al voto a Napoli con due coalizioni di centrosinistra -una come sembra guidata da Mario Morcone del Pd e l’altra da Luigi De Magistris dell’Idv – non è la strada giusta per vincere".

Detto fatto. Proprio l’ipotesi scongiurata è quella che, alla fine, si è verificata. Ne avranno parlato stamattina, nel loro incontro alla Camera, Vendola e il segretario del Pd Pierluigi Bersani, ma a poco deve essere valso il confronto, a meno che il leader democratico non sia già riuscito in qualche modo ad assicurarsi il sostegno ufficioso da parte di Nichi al candidato del suo partito. Lo stesso Morcone, in un’intervista rilasciata poche ore fa al Velino, lancia il suo appello accorato al leader di Sel: "Non dividiamoci, fidati di me e del mio progetto per Napoli".

Un appello che fa da contraltare a quello già pronunciato da Antonio Di Pietro, che nei giorni scorsi ha tentato di convincere sia Bersani che Vendola a sostenere la candidatura di De Magistris a sindaco di Napoli, in nome (neanche a dirlo) "dell’ interesse comune e collettivo a battere Silvio Berlusconi". Del resto, c’era quasi da aspettarselo che Tonino avrebbe fatto come al solito da terzo incomodo, cercando di tirare acqua al suo mulino approfittando dell’impasse del Partito democratico dopo il caos delle primarie. E vedendo fallire la strategia, è altrettanto in stile Idv la reazione che emerge dalle parole del segretario del partito a Napoli, Vincenzo Ruggiero: "Il Pd ha gettato la maschera e, ignorando persino gli inviti del segretario nazionale di Sel, tira diritto per la sua strada. Una strada che rischia di essere pericolosissima".

A quanto pare in casa centrosinistra volano di nuovo i piatti. Ma al di là delle divisioni, ormai sin troppo evidenti, l’impressione che si ha da tutta questa vicenda è che il centrosinistra si stia presentando per l’ennesima volta come un carrozzone allo sbando, dove ognuno tira dritto per la sua strada senza provare a dare neanche la parvenza di avere una strategia comune. E se è già un’impresa trovare la quadra sulla questione della candidatura, figuriamoci cosa potrebbe accadere in fase di discussione del programma. Insomma, siamo alle solite.