Con “Lapoesiamanifesta” L’Aquila torna a volare sulle ali dei poeti

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Con “Lapoesiamanifesta” L’Aquila torna a volare sulle ali dei poeti

22 Marzo 2012

L’Aquila torna a volare alta e vola sulle ali della poesia. Il nobile verso di cui la tradizione culturale italiana è ricca, ha reso la città palcoscenico di una manifestazione diffusa, per veicolare una poesia dal carattere pervasivo che si è insinuata – con brio e colore – fra i vicoli di una città per certi versi ancora semi-addormentata, nei quartieri sorti da poco, fra i banchi delle scuole,nelle piazze, fra i monumenti, persino sugli autobus – per ammaliare gli spiriti bramosi di cultura, di primavera, di vera rinascita.

Ripartire dalla cultura significa proprio toccare le corde del cuore di una città che in passato era una grande officina culturale ed artistica, per impedirle di ripiegarsi sulle proprie ferite, risvegliando una vocazione poetica che sfrutti i disagi di una realtà duramente colpita dal sisma, mancanza di simbolici luoghi di socializzazione, scomparsa del centro storico, danneggiamento delle sedi culturali. Per farlo, non occorre un luogo fisico definito ma una strumento comunicativo che coinvolga fortemente gli animi, una poesia diffusa, eterea, che danzi sulle ali della fantasia delle scolaresche che interpretano i versi dei sommi poeti e gli insegnamenti di vita tramandati di generazione in generazione, fra segni ed impronte seminate dai quasi cento poeti che dall’ Italia e mondo hanno speso parole che fanno rima per rendere la giornata dedicata alla poesia nel mondo un momento appassionante, proprio nel cuore della ricostruzione di un’identità frantumata.

“Lapoesiamanifesta”, questa l’interpretazione aquilana della Giornata Mondiale della Poesia promossa dall’Unesco. L’incontro diffuso con la poesia- ideato dall’Associazione Culturale “Itinerari Armonici” e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila – è stato scandito da momenti culturali in tutta la città, con l’affissione di manifesti, la diffusione di testi poetici in formato  volantino e letture di versi. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura ha affidato il delicatissimo compito di promuovere il dialogo e diffondere le diversità linguistiche e culturali proprio allo strumento poetico, con la speranza di far germogliare la volontà di una reciproca scoperta ed una pacifica coesistenza fra i popoli.

La candidatura del capoluogo abruzzese a “faro” della cultura europea per l’anno 2019 è un importante segnale per la città, l’occasione per ripartire, proprio dalla cultura. “Ringrazio tutti i presenti e le autorità- ha esordito Flaminia Brigante, rappresentante della Commissione Nazionale italiana per l’Unesco – per avermi dato l’occasione di visitare la città. Il mio augurio più grande è che L’Aquila possa ospitare anche l’Anno Europeo della Cultura 2019. Questa giornata – ha proseguito – dimostra l’importanza che l’Unesco attribuisce all’espressione poetica in quanto detentrice di un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace. Non e’ unicamente nel ricordo dei dolori morali e fisici subiti, delle ferite inferte alla città dal sisma, che la Commissione ha effettuato questa scelta,nata piuttosto dalla consapevolezza dell’importanza che L’Aquila attribuisce per tradizione alla cultura in generale ed alla poesia in particolare”.