Con l’arresto di Hadzic finisce la caccia ai criminali di guerra serbi

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Con l’arresto di Hadzic finisce la caccia ai criminali di guerra serbi

20 Luglio 2011

Le autorità serbe hanno finalmente arrestato Goran Hadzic, ultimo criminale di guerra ricercato per gli eccidi nei Balcani degli anni Novanta. Con lui si conclude la caccia aperta da decenni ai criminali di guerra nell’ex Iugoslavia. La Serbia spera così di saldare il suo debito con la Storia e di entrare nell’Unione europea. Hadzic è stato arrestato a Fruska Gora, una regione a circa 100 chilometri a Nord di Belgrado dove vive la sua famiglia. Era latitante da 16 anni e dopo l’arresto di Ratko Mladic, avvenuto poco meno due mesi fa, era rimasto l’unico ricercato dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Iugoslavia (ICTY): ora tutte le 161 persone sospettate di crimini di guerra sono state arrestate. Gli arresti di Ratko Mladic e Goran Hadzic, avvenuti nel giro di pochi mesi, sono "un caso simile a quello di Osama Bin Laden: dopo un lavoro lungo e difficile durato un decennio, alla fine è arrivato il giorno". Lo ha dichiarato il presidente serbo Boris Tadic, respingendo le domande che facevano notare come in meno di due mesi la Serbia sia riuscita a catturare gli ultimi due superlatitanti, in prossimità dell’ultima scadenza utile per ottenere lo status di candidato Ue. Tuttavia durante la conferenza stampa straordinaria, il presidente Tadic ha detto che "le autorità non sapevano che Hadzic che si nascondesse a Fruska Gora".

Per anni infatti il governo serbo è stato accusato di non fare abbastanza per catturare i criminali di guerra mentre l’intelligence era sospettata di proteggerli. Inoltre il presidente Tadic ha anche dichiarato che "era un nostro dovere morale. L’abbiamo fatto nell’interesse dei cittadini serbi, nell’interesse delle vittime delle altre nazioni, nell’interesse della riconciliazione e nell’interesse di stabilire una credibilità in tutte le società, non solo in quella serba. Ora la Serbia ha concluso la sua parte più difficile nella collaborazione con il Tribunale dell’Aia". Ma chi è Goran Hadziv?  Hadzic, 52 anni, è un serbo nato in Croazia. Durante la guerra d’ indipendenza croata diventò presidente della Repubblica serba di Krajina. Nel 2004 il Tribunale Penale Internazionale dell’Aja per l’ex Iugoslavia lo ha accusato di crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati fra il 1991 e il 1993. In particolare, Hadzic è ritenuto responsabile del massacro di Vukovar nell’ottobre 1991, quando vennero uccise 264 persone di etnie diverse da quella serba che erano ricoverate nell’ospedale di questa città. Hadzic era l’ultimo latitante la cui cattura era richiesta dal Tribunale dell’Aja per permettere l’ adesione della Serbia all’Unione Europea.

In maggio le autorità di Belgrado hanno consegnato al Tribunale, il generale serbo bosniaco Ratko Mladic. La sua cattura spiana ulteriormente la strada alla richiesta della Serbia di diventare membro dell’Unione Europea. L’ arresto di Goran Hadzic "è una porta spalancata alla Serbia verso l’Ue". Così il Ministro Franco Frattini ha commentato da Shanghai la cattura dell’ultimo criminale di guerra latitante dell’ex Iugoslavia, leader dei serbi di Croazia. Hadzic "era l’ultimo grande latitante", ha proseguito il Ministro, sottolineando che ora "non ci sono più alibi per nessuno per negare alla Serbia lo status di candidato Ue in autunno". Frattini ha ricordato quindi come "l’Italia abbia sempre creduto nella capacità di lavoro della sicurezza serba" verso questo obiettivo.