Con l’Italicum anche l’impegno a superare il bicameralismo
12 Marzo 2014
di redazione
La approvazione delle riforma elettorale alla Camera grazie alla intesa raggiunta tra Partito Democratico, Nuovo Centrodestra e Forza Italia, rappresenta senz’altro un risultato per Matteo Renzi, un passo avanti nella modifica del Porcellum e verso una nuova legge efficace, efficiente, costituzionale, un lavoro di lima a cui si è già candidato il Senato. Il premier però da una parte ha dovuto fare i conti con le divisioni interne al Pd, dall’altra deve dare assolutamente seguito agli accordi presi con Ncd e annunciati nei giorni scorsi: l’impegno politico a superare il bicameralismo e a dare vita a una nuova camera alta. Se così non fosse, il rischio è che se ci fossero elezioni anticipate si voterebbe con sistemi elettorali diversi alla Camera e al Senato (dove al momento è rimasto un sistema proporzionale puro). Insomma, ci si ritroverebbe davanti allo scenario del 2013: un Parlamento bloccato.