Con Mobile Pass si salirà sui mezzi pubblici grazie allo smartphone, forse

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Con Mobile Pass si salirà sui mezzi pubblici grazie allo smartphone, forse

Con Mobile Pass si salirà sui mezzi pubblici grazie allo smartphone, forse

23 Marzo 2011

Una volta c’era il bigliettaio, quindi si è passati al controllore. Da oggi per comprare i biglietti sui mezzi pubblici si potrà usare il telefonino, anzi il più trendy smartphone. Si tratta di ‘Mobile Pass’, una bella trovata per adesso ancora in via di sperimentazione che apre le porte ad un futuro in cui, sempre più, il cellulare sarà la nostra estensione più importante.

In pratica Telecom Italia e Atm hanno stretto un accordo grazie al quale, dal prossimo 11 aprile, sarà possibile acquistare biglietti e abbonamenti utilizzabili sui mezzi pubblici Atm di Milano tramite la tecnologia Nfc. Dietro all’acronimo utilizzato da Mobile Pass, questo il nome dell’iniziativa, si nasconde la Near Field Communication, una tecnologia che fornisce connettività wireless (RF) bidirezionale a corto raggio (fino ad un massimo di 10 cm). Nello specifico, si dovrà avvicinare il telefonino (anche spento) alla classica macchinetta per l’obliterazione dei biglietti che riconoscerà l’avvenuto pagamento dando il via libera all’ingresso sul bus o in metro. Il servizio, dopo una sperimentazione di sei mesi che coinvolgerà un primo gruppo di abbonati, verrà esteso a tutti i clienti Atm. Per agevolare la prova saranno consegnati agli abbonati selezionati (che ne hanno fatto richiesta) i cellulari con la nuova tecnologia già implementata e sarà possibile trasferire gratuitamente il proprio numero telefonico sulla nuova sim o attivarne una sul nuovo numero.

L’auspicio è quello di attivare il servizio in via definitiva al termine dei sei mesi. Secondo l’Ad Atm, Elio Catania, “si tratta di una delle innovazioni più forti messe in campo dall’azienda negli ultimi 5-10 anni, un passo in avanti straordinario nell’accessibilità”, anche dopo la recente presentazione della Postepay&Go, la tessera magnetica con funzione sia di abbonamento che di normale carta prepagata in funzione a Ravenna. A completare il quadro, sicuramente positivo, il fatto che la tecnologia rappresenta una novità quasi assoluta in Europa. Per il momento solo Nizza ha già approntato un sistema analogo (ma su scala ridotta), mentre nella tecno-entusiasta Gran Bretagna arriverà nel 2012. Il resto del mondo seguirà nei prossimi anni con Germania, Olanda, Spagna, Usa e Polonia in prima fila.

Le dolenti note, come sempre accade, vengono dai tempi e dalla diffusione delle nuove opportunità. Bisogna ricordare che la sperimentazione a Milano sarebbe dovuta partire lo scorso anno o addirittura, come scriveva il Sole 24 ore ad aprile del 2009: "Dal secondo semestre 2009 al via la sperimentazione. Con l’inizio del 2010 il servizio verrà poi reso accessibile a tutti”. Un forte ritardo che preoccupa e fa riflettere.

Inoltre, per far decollare il sistema, occorrerà la partnership delle case produttrici di cellulari che avranno il compito di implementare sui modelli più venduti il fondamentale chip. Non è detto che vada così ma i segnali sono incoraggianti. Verso la fine del di luglio Google dovrebbe dare il via ad una sperimentazione in 5 città americane (Washington, New York, Chicago, Los Angeles e San Francisco) con cui i possessori di smartphone marchiati con la grande G e dotati di chip potranno effettuare acquisti nei negozi facendo passare il cellulare sul lettore. Stessa cosa dovrebbe avvenire con il prossimo iPhone 5, che avrebbe la tecnologia NFC attivabile dall’utente attraverso l’account iTunes.

Pare insomma che si sia aperta un’altra piccola finestra sul futuro. Una finestra per il momento socchiusa ma a cui basterebbe una ventata per spalancarsi del tutto. Chi nutre preconcetti verso i sempre più indispensabili telefonini storcerà il naso ma noi, almeno in questo caso, non ci sentiamo di muovere critiche. Al massimo si può abbozzare un sorriso, pensando alla sciura di turno che, inguainata nella pelliccia, proverà a far funzionare l’infernale meccanismo con il temutissimo rischio di spezzarsi un unghia. Purtroppo è il prezzo del progresso.