Con Renzi 24 mesi di debito pubblico (e crescita allo zero virgola)

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Con Renzi 24 mesi di debito pubblico (e crescita allo zero virgola)

15 Maggio 2016

Il debito pubblico? La grande palla al piede dell’Italia continua a salire con il governo Renzi. Secondo i dati di Bankitalia, a marzo del 2016, a ormai due anni dall’insediamento del governo Renzi il debito pubblico ha toccato un nuovo record storico, aumentando di 14,0 miliardi di euro a marzo rispetto a febbraio.

2.228,7 miliardi di euro di debito pubblico, un aumento medio di 4,8 miliardi di euro al mese. Si tratta di un peso che saranno destinati a pagare cittadini e famiglie italiane. Renzi e il ministro della economia Padoan avevano promesso che il debito sarebbe stato tenuto sotto controllo ma a quanto pare non è così.

In due anni di governo, dunque, le politiche di spesa in deficit e l’aumento del debito hanno contraddistinto le manovre del governo Renzi (si pensi agli ormai celebri 80 euro), che adesso si gioca tutto nella partita sulla concessione o meno della flessibilità da parte della Ue.

Per Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale apparso su “Il Giornale”: “Se la Commissione boccia il suo deficit spending, Matteo Renzi deve rimangiarsi tutte le costose promesse fatte agli italiani-elettori. La sua immagine ne risentirebbe, ma i conti pubblici ne trarrebbero beneficio, dopo due anni di politiche economiche irresponsabili”.

Secondo Brunetta la Commissione non boccerà la Legge di stabilità dell’Italia, “pur nutrendo numerosi dubbi”. “I rilievi sono tanto di metodo quanto di merito”. “Sul metodo: Renzi ha già fatto ricorso alla cosiddetta ‘clausola delle riforme’ per ottenere la possibilita’ di fare maggior deficit lo scorso anno, il 2015, e non e’ possibile, stando alle regole europee, chiedere per due anni consecutivi margini di flessibilità/deficit riferiti alle medesime riforme”.

“Se il governo non è riuscito ad attuarle, o se gli effetti sperati non si sono realizzati, non ha alcun diritto a chiedere ulteriori deroghe. Nel merito, ma di quali riforme stiamo parlando? Se facciamo l’elenco ci troviamo con un pugno di mosche in mano. In due anni di governo, Renzi ha avuto un solo obiettivo: quello di mettere le mani sul potere, tralasciando del tutto l’interesse del Paese, e facendo crescere debito e deficit pubblico”, sottolinea Brunetta.

Che fare allora? Continuare a non curarsi della riduzione del debito pubblico per potere finanziare misure presumibilmente orientate alla crescita (con il Pil che però resta attaccato allo zero virgola) o ridurre il nostro debito? Alla fine dei giochi, cosa dirà la Ue davanti a un Paese, il nostro, che cresce poco e con un debito pubblico che continua a salire?