Concertazione, Sacconi: no ai veti, sì all’ascolto

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Concertazione, Sacconi: no ai veti, sì all’ascolto

29 Marzo 2014

Secondo Maurizio Sacconi, presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra: "Sta accadendo qualche cosa di strano ma di spiegabile. Nel paese in cui si è spesso accettato il veto di un solo sindacato, al punto da fare una riforma del lavoro (Fornero) contro tutte le associazioni d’impresa, si arriva ora a negare il ruolo stesso dei corpi sociali. Sono proprio coloro che fino a ieri accettavano quel veto a sostenere ora l’inutilità  del dialogo e la natura indistintamente conservatrice di tutte le organizzazioni. La spiegazione e’ che non avendo il coraggio di riconoscere che il problema è la sola Cgil confondono in un unico giudizio tutti quanti. Come diciamo da tempo – e soprattutto come abbiamo fatto – il governo ha il dovere di ascoltare tutti ma poi di decidere in autonomia. Il Nuovo centrodestra difende quindi il ruolo delle associazioni di tutela e rappresentanza perché sono comunità che non lasciano sola  la persona nel rapporto con lo Stato e sono ben più trasparenti e socialmente utili rispetto al cosiddetto  lobbing professionale. Esse non sono tutte uguali tra di loro e con se stesse nel tempo. Si tratta di scegliere e di distinguere in relazione ai cambiamenti che si vogliono".