Concordia, si patteggia. Parti Civili: ditelo a Emilio Fede
20 Luglio 2013
di redazione
Il gup di Grosseto conferma, 5 dei condannati per il naufragio della Costa Concordia hanno chiesto di patteggiare. Durante il rito abbreviato, infatti, i giudici si sono espressi con 23 mesi di reclusione per Ambrosio e Coronica, ufficiali di plancia, 20 mesi per il timoniere Rusli Bin, 30 mesi e 34 mesi per Giampedroni e Ferrarini, rispettivamente direttore dell’hotel Concordia e capo unità di crisi Costa crociere. Le accuse vanno da naufragio colposo, omicidio colposo, lesioni colpose, omicidio e lesioni plurime. Secondo gli avvocati di parte civile, "delusi", si tratta di una "disparità assurda". Schettino resta isolato, mentre per chi ha scelto il patteggiamento probabilmente non ci sarà alcuna pena. Ora però chiediamoci come funzionano gli standard giudiziari di questo Paese. Emilio Fede, un pezzo di storia del giornalismo italiano, viene condannato ad anni di prigione per le notti di Arcore. Anni. Chi avrà sulla coscienza le vittime, i morti della Concordia, prende pene da "abuso edilizio", come ha detto uno degli avvocati di parte civile. Il doppio standard, garanzie sì ma non quando i processi sono "politici", è evidente. Intanto Schettino aspetta il suo destino.