Confcommercio contro eccessi burocrazia, interviene Madia

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Confcommercio contro eccessi burocrazia, interviene Madia

Confcommercio contro eccessi burocrazia, interviene Madia

19 Marzo 2016

L’eccesso di burocrazia, secondo Confcommercio, è una delle cause della "malattia da bassa crescita" dell’Italia, insieme ai deficit di legalità, accessibilità logistica, scarsa qualità sotto il profilo dell’istruzione del capitale umano.  L’Italia, secondo Confcommercio, cresce poco rispetto ai concorrenti europei nonostante condizioni internazionali favorevoli, proprio perché soffre di questi deficit strutturali, in primis la burocrazia, lacci e lacciuoli che respingono invece che attrarre investimenti.

 

In occasione del suo tradizionale Forum di Villa d’Este, Confcommercio ha presentato la ricerca del suo ufficio studi proprio su questi argomenti, facendo notare come i ritardi e la complessità della burocrazia colpiscano soprattutto il Sud, il nostro Mezzogiorno. I problemi strutturali dell’Italia, secondo Confcommercio, causano un gap di 230 miliardi di euro e si riuscisse ad eliminarli ci sarebbe un’impennata del Pil del 16,1%.

 

"Va bene il cortisone di Draghi, e meno male che c’è, ma abbiamo bisogno di terapie specifiche che dipendono solo da noi", ha detto presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, parlando a Cernobbio, "non è casuale che al Sud il problema della burocrazia pesi il doppio rispetto alle regioni del Nord-ovest". Una notazione quella di Sangalli che spinge il governo a intervenire sulla questione.

 

"E’ un dato di fatto che molti investimenti in questi anni siano fuggiti a causa di un problema macro di incertezze nei rapporti con l’amministrazione pubblica", ha detto il ministro per Pubblica Amministrazione Marianna Madia. L’eccesiva burocrazia provoca "un danno all’economia e allo sviluppo del nostro Paese dovuto ad una burocrazia che non dava certezze di regole e non sfruttavava appieno le possibilità dell’innovazione tecnologica". Ma il governo, che è già al suo posto ormai da tempo, esattamente cosa sta facendo per liberare l’Italia da quei lacci e lacciuoli?