Confermando Bernanke, Obama ha tradito la fiducia degli americani
27 Agosto 2009
Nel confermare Bernanke per altri quattro anni come capo della Fed, il Presidente Obama rinsalda la sua fede negli aiuti finanziari, i soldi facili e il deficit come caratteristiche descrittive della sua agenda economica.
Ben Bernanke, insieme con il Segretario Timothy Geithner (allora presidente della Fed di New York) sono stati, infatti, i promotori dei bailout per AIG e Bear Sterns. Invece di “salvare il capitalismo”, questi aiuti riuscirono solamente nell’impresa di diffondere il panico tra i contribuenti a un costo tra l’altro considerevole. Come evidenziato nella sua proposta di “riforma finanziaria”, il Presidente Obama non percepisce questi aiuti economici come il problema, ma crede invece che una Fed “allargata” sia la soluzione a tutto quello che c’è di sbagliato nel settore finanziario. Bernanke, tra l’altro, ha anche giocato un ruolo di primo piano quale capo della Federal Reserve più incline ai soldi facili all’indomani della “dot-com” bubble – una politica che ha poi direttamente contribuito anche al boom edilizio. Ma invece di fare qualcosa per compensare gli eccessi da “risparmio globale” abbassando le imposte, Bernanke ha utilizzato queste eccedenze come una fondamento logico per l’inerzia.
Forse, ancora peggio delle ricompense per i fallimenti nel settore privato per mezzo di aiuti finanziari da parte di Bush e Obama, esiste soltanto l’incessante premiazione della bancarotta nel settore pubblico.In questo senso, gli attori di istituzioni come la Federal Reserve si portano dietro responsabilità considerevoli per l’attuale stato dell’economia. La conferma di Bernanke lancia il peggiore messaggio possibile sia al pubblico americano che al governo in generale: non soltanto il fallimento sarà tollerato, ma sarà anche premiato.
Traduzione Andrea Holzer