Confermato l’ergastolo per i nazisti di Sant’Anna

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Confermato l’ergastolo per i nazisti di Sant’Anna

10 Novembre 2007

Gerhard Sommer, Geory Rauch e Karl Gropler il 12 agosto del 1944 fecero giustiziare 564 persone tra cui anziani, donne e bambini nel paese di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca. Ieri la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato i loro ergastoli.

L’Ufficiale Sommer e i sotto ufficiali Rauch e Gropler pagheranno per i crimini contro l’umanità commessi nella Versilia. Il Pg Vittorio Garino, che sosteneva la tesi secondo cui i testimoni oculari della strage non potevano essere attendibili in quanto anche loro soldati della SS, ha perso la sua causa. L’ha vinta, invece, il sindaco della provincia di Lucca, Stefano Baccelli, che ha dichiarato: “Ero incredulo alla lettura del dispositivo, provo una gioia profonda per la mia gente”. Baccelli ha poi commentato: “la sentenza afferma ufficialmente, a 63 anni di distanza, dopo gli armadi della vergogna e 13 anni di processi, che quella azione non aveva alcuna logica militare e che quei 560 morti sono stati vittime innocenti di un atto premeditato e pianificato, criminale ed inumano, che oggi definiremmo terroristico”.

Anche Mauro Pieri, che era riuscito a sopravvivere nascondendosi tra i morti, ha avuto la sua personale rivincita: “Dopo 63 anni non potevamo essere più contenti”.

I soldati nazisti rimangono per ora a piede libero, come il loro collega Hans Dietrich Michelsen, accusato per l’omicidio di 4 contadini vicino Pistoia, a Grotta Maona di Montecatini il 18 agosto del 1944. Per lui è previsto un altro processo, secondo il Pm della procura militare della Spezia, Marco De Paolis: “Il mio pensiero, ancora una volta, va ai familiari delle vittime della strage, e a quelli delle altre stragi rimaste impunite un nuovo procedimento è già aperto, per la strage di Grotta Maona di Montecatini. Contiamo di riuscire ad incardinarne altri prima della fine dell’anno”.