Confindustria, Bono bacchetta Boccia: “A chiacchiere sono tutti bravi”

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Confindustria, Bono bacchetta Boccia: “A chiacchiere sono tutti bravi”

29 Maggio 2016

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, nel rispondere ad Ancona ai giornalisti in merito alle reazioni del suo discorso di ieri, considerato dalla stampa “filogovernativo“, ha detto: “Il dibattito del Paese su chi sta con chi o contro chi non ci appartiene. Non ragioniamo per colori. Approfondiremo e se saremo convinti appoggeremo le riforme o no, in funzione delle idee che ci faremo”. 

Per la prima uscita pubblica dopo l’elezione ha scelto il Marketplace Day di Confindustria e ha voluto ribadire più volte: “Io rispondo ai miei azionisti di riferimento, che sono gli associati di Confindustria. Ieri mi rivolgevo all’Assemblea dei nostri associati. Noi lavoriamo sugli argomenti, non sui colori. Dal punto di vista dei colori siamo daltonici, ma sugli argomenti, siamo pronti a confrontarci”.

Per poi passare alla sua idea di progresso economico. Ritiene che la crescita passa dall’aumento dei consumi. E per far ripartire la domanda interna crede che  “dovremmo prendere ad esempio la Germania, per gli accordi sociali e fiscali siglati alcuni anni fa. Il patto fiscale per l’industria e l’aver legato la crescita dei salari alla produttività ha fatto bene sia all’industria tedesca sia alla ripresa della domanda interna dei consumi. Questo è un modello che anche noi in Italia potremmo prendere in considerazione per rilanciare la nostra economia domestica. Molte cose si possono ancora fare”.

E ammonisce: “La logica della piccola impresa è ormai da superare. Occorre che le aziende da piccole diventino medie, da medie grandi, e da grandi multinazionali. Solo così potranno competere nel futuro sullo scenario internazionale.”

Secondo Boccia, le nostre imprese hanno le capacità e le risorse proprie per fare questo salto di qualità ma devono essere aiutate dal sistema bancario, che deve diventare più moderno ed efficiente e da tutte le istituzioni pubbliche”. Per questo, conclude, “alcune riforme non possono più essere rimandate”.

Ma repentine arrivano le stroncature. Come quella dell’amministratore delegato di Ficantieri, Bono, che bacchetta Boccia con un perentorio:”A parole sono tutti bravi”.