Confindustria, Sacconi: cambiare relazioni industriali

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Confindustria, Sacconi: cambiare relazioni industriali

01 Aprile 2016

"La vertenza che oppone Federmeccanica ai sindacati metalmeccanici ha una portata più generale sulla competitività e sul sistema delle relazioni industriali. Se è ben vero che quest’ultimo non si adatta ad una taglia unica in quanto settori come agricoltura e commercio hanno nel loro seno per lo più piccole imprese diffuse, nel caso delle manifatture e del terziario tecnologico occorre assegnare alla dimensione nazionale lo sviluppo del grande welfare complementare e a quella aziendale lo scambio tra salari o altre prestazioni e la maggiore efficienza. Sembra paradossale che si debba ancora discutere del salario come variabile indipendente. Se ci si deve augurare che tutta Confindustria voglia innovare la contrattazione collettiva riconoscendo l’utilità dell’art.8 della manovra 2011, lo stesso Governo può ora intervenire a sostegno della maggiore produttività con una proposta legislativa sul salario minimo e sulla contrattazione. La crescita italiana passa inesorabilmente attraverso la risoluzione di questo collo di bottiglia". Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).