Congresso Sel trappola per i renziani, Bonaccini fischiato dalla platea
25 Gennaio 2014
di redazione
Non è una bella accoglienza quella che il Congresso di Sel riserva a Stefano Bonaccini, il renziano che ha accettato di scendere nella tana del leone della sinistra convinta che il rottamatore sia già rimasto stretto nell’abbraccio mortale del "caimano" Berlusconi. Bonaccini si è’ sacrificato, diciamo così, dopo che Renzi aveva rinunciato a presentarsi al Congresso. Vendo la ha parlato di dialogo, si è’ detto dispiaciuto del fatto che Renzi abbia disertato l’evento, ma viene da chiedersi perché il segretario del pd avrebbe dovuto offrirsi spontaneamente ai fischi, ai buffone e ai vergogna che hanno ricoperto l’incipit dell’intervento di Bonaccini. La sinistra antiberlusconiana protesta in particolare quando Bonaccini assicura che non ci sarà più un governo con Berlusconi. Inutili le aperture di Bonaccini sul tema delle soglie di preferenza che potrebbero essere ridiscusse prima del voto alle camere sulla legge elettorale, forse la più grande paura della sinistra che non solo non e’ riuscita ad andare al governo, non solo ha perso la sfida del cambiamento ma adesso rischia di finire anche fuori dal parlamento.