Consigli pratici alla Polverini: vada in vacanza
04 Agosto 2011
di redazione
Cosa c’è di meglio che una sana e rilassante vacanza per scacciare lo stress, ritemprare corpo e mente? Via da tutto e da tutti, in un’isola quanto più deserta possibile, in montagna a godere del silenzio e della vista che spazia su vette maestose e foreste verdeggianti oppure in un agriturismo nella tranquilla campagna magari ascoltando le note di “Unchained melody” del mitico Elvis Presley? “Time goes by so slowly”.
Prospettiva allettante, miraggio, sogno agognato durante un lungo anno di lavoro. Tutti si meritano una vacanza, dovrebbe essere così a maggior ragione per Renata Polverini. Perché la governatrice-sindacalista del Lazio ha letteralmente dato in escandescenze nell’ultima seduta dell’assemblea alla Pisana. Se l’è presa con l’opposizione e fin qui niente di strano o di nuovo trattandosi di un presidente di Regione eletto anche coi voti del Pdl. Niente di strano, se non fosse che la Polverini si è scagliata (verbalmente) contro gli avversari politici dando loro dei ‘berlusconiani’. Non ‘comunisti’, come si diceva un tempo nel lessico della militanza di destra che la Nostra conosce bene, bensì ‘berlusconiani’ .
Il motivo? Un ministro pidiellino, Giancarlo Galan, si è permesso di criticare il piano casa della giunta, poi approvato in consiglio regionale, e l’opposizione ha apprezzato la critica. Apriti cielo: nel video diffuso da Radio Radicale, la temeraria governatrice perde le staffe (più o meno come in occasione del comizio a Genzano dove ha dato di “zecche” a chi la contestava), quasi abbatte con la mano il microfono che ha davanti e si scaglia contro l’opposizione urlando quella parola – “berlusconiani” – col massimo del disprezzo.
Sarà lo stress, sarà il peso di un anno complicato pure per la Polverini alle prese con la Sanità da ripianare e altre mille beghe, ma c’è un fatto che non dovrebbe mai dimenticare: è stato Berlusconi a metterla sulla poltrona più alta della Pisana, prendendo in mano le redini di una campagna tutta in salita e di un Pdl romano andato nel pallone per le liste che non è riuscito a presentare. Non solo, ma se Fini l’aveva voluta fortemente candidata alla Regione Lazio salvo poi mollarla strada facendo per motivi di galateo istituzionale, è stato Berlusconi a metterci la faccia e i berlusconiani a rimboccarsi le maniche, anche per lei. Ma forse, la Polverini questo lo ricorda perfettamente; ha solo bisogno di un periodo di relax, come del resto tutti noi. Vada in vacanza, presidente Polverini. E buone vacanze, se possibile…silenziose. Con una raccomandazione: niente elicotteri.