Consip, Quagliariello: Pd non mi accosti ai suoi guai

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Consip, Quagliariello: Pd non mi accosti ai suoi guai

07 Marzo 2017

“Se gli esponenti del Pd pensano di aver trovato l’arma di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dagli squallidi intrecci di potere e familismo amorale che l’inchiesta Consip, al di là degli aspetti penali di competenza della magistratura, sta indubbiamente disvelando, hanno sbagliato bersaglio e sappiano che troveranno pane per i loro denti”. Lo afferma in un nota Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Idea’. “Purtroppo per l’onorevole Romano, il senatore Esposito e quanti dovessero unirsi alla trita litania da bardi di regime – prosegue -, io non ho niente a che fare con microspie rimosse, appalti contesi, cordate, e qui mi fermo per carità di patria”.

“Quanto alle fondazioni e alla trasparenza dei finanziamenti, ho presentato da dieci mesi un disegno di legge in materia e sono ancora in attesa che il Pd accetti che venga calendarizzato. Intanto i bilanci di Magna Carta sono pubblici e qualsiasi accesso agli atti viene autorizzato in automatico, mentre non mi sembra che si possa dire altrettanto di altre fondazioni”.

“Quanto alla vicenda oggetto di attenzione in questi giorni, non ho problemi a rispondere: se con assoluta correttezza, in un momento di allarme democratico e occupazione militare dell’informazione, ho ritenuto di aiutare una voce fuori dal coro renziano a esistere, con contributi liberamente erogati a una fondazione e non con fiumi di soldi pubblici come a lungo è stato per l’Unità, è proprio per impedire che una banda di ominicchi, faccendieri e parvenu portasse a compimento il 4 dicembre il proprio arrogante e spregiudicato disegno di potere sul Paese. Oggi – conclude Quagliariello – il referendum è stato vinto e c’è una voce libera in più nel coro del centrodestra: missione compiuta”.