Consulta con Fiom. Landini: “Giorno felice”. Marchionne pensa all’Olanda
23 Luglio 2013
di redazione
Alla fine la Consulta dà ragione alla Fiom e torto alla Fiat. Nei contenuti della sentenza depositata ieri il giudice Morelli dice di voler difendere i "valori del pluralismo e la libertà di azione della organizzazione sindacale", dichiarando illegittimo il comma 1 dell’articolo 19 dello statuto del lavoratori. Non si può, è il ragionamento della corte, provilegiare o discriminare una sigla sindacale sulla base del rapporto che ha con l’azienda, o con la sua decisione di chiudere dei contratti o meno con la stessa. Risultato? Marchionne da Amsterdam dice che Fiat dopo la fusione con Chrisler potrebbe seriamente trasferire la sua sede legale in Olanda. In una nota, il Lingotto fa sapere che "Fiat si riserva di valutare se e in che misura il nuovo criterio di rappresentatività, nell’interpretazione che ne daranno i giudici di merito, potrà modificare l’attuale assetto delle proprie relazioni sindacali e, in prospettiva, le sue strategie industriali in Italia". Come dire, i vertici di Fiat non rimarranno alla finestra dopo la decisione della Consulta. Trionfante, Landini, segretario generale Fiom, insiste chiedendo un incontro a Fiat e rilancia con un tavolo del Governo su occupazione e investimenti del Gruppo. "Le motivazioni rese note oggi dalla Consulta confermano l’importanza fondamentale della nostra Costituzione nel suo ruolo di garante della democrazia, della libertà e dell’eguaglianza dei cittadini nei luoghi di lavoro", dice Landini, "È un giorno felice per le lavoratrici e i lavoratori del nostro Paese". Vedremo che fine faranno queste felicitazioni quando Marchionne deciderà di sgombrare, lasciando l’Italia e la Fiom al suo destino.