Container con sanitari già usati ad Amatrice, il Sindaco: “Allevatori non sono cittadini di serie C”

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Container con sanitari già usati ad Amatrice, il Sindaco: “Allevatori non sono cittadini di serie C”

01 Febbraio 2017

Sanitari usati, rubinetteria aggredita dalla ruggine e pareti bucate. Si sarebbe presentato così, evidentemente usato, il container Mapre fornito dall’Umbria e destinato a un allevatore di Amatrice, che lo attendeva da mesi in attesa della ‘casetta’ di legno. 

A denunciare il caso è stato il sindaco del comune reatino colpito dal sisma della scorsa estate, Sergio Pirozzi, dalle colonne dell’edizione reatina de “Il Messaggero”. “Sto facendo fare le verifiche – ha detto il sindaco –  e se le cose stanno davvero così anche alla Regione Umbria conosceranno chi è Sergio Pirozzi”.

“C’e’ stata una gara della Regione Umbria – ha spiegato poi il sindaco di Amatrice a Sky Tg24 -, non conosco la ditta che ha fatto i lavori, ma non è giusto che siano stati montati sanitari non nuovi. Ho ricevuto delle segnalazioni e oggi abbiamo fatto un sopralluogo. Gli allevatori non sono cittadini di serie C”. 

Il sopralluogo dei tecnici della Regione Lazio e della Protezione civile nazionale, accompagnati dal responsabile del Coi di Amatrice e Accumoli e dal sindaco di Amatrice, è avvenuto nel pomeriggio. Poi, una nota della Regione Lazio ha spiegato che “verrà richiesto alla ditta che ha vinto la gara di risolvere, laddove necessario, le problematiche evidenziate” e che “la gara, bandita dalla Regione Umbria, per la fornitura di moduli prevedeva materiale nuovo ma anche rigenerato”. “E’ nostro impegno – si legge ancora nella nota della Regione Lazio – garantire agli allevatori e agli agricoltori le condizioni ottimali per poter abitare i moduli appositamente realizzati”. 

Sul caso è intervenuto anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha chiesto al presidente della Regione Lazio, Nicola  Zingaretti, di “intervenire immediatamente”, ricordando che la Regione Lazio, così come le altre regioni sui rispettivi territori, “ha la responsabili di monitorare passo passo i lavori, il rispetto dei requisiti e delle tempistiche previsti dai capitolati”. 

La Regione Umbria, tranite una nota, ha spiegato che per consentire l’immediata installazione dei Mapre “non è stata esclusa la fornitura di materiale utilizzato, rigenerato ed in ottimo stato”. Nel caso di “forniture non idonee o materiali deteriorati e scadenti”, aggiunge la nota, “deve essere imposta all’impresa la sostituzione, come sicuramente avverrà per quanto segnalato dall’allevatore”.