Conti pubblici. A maggio il fabbisogno statale scende a 7,6 miliardi

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Conti pubblici. A maggio il fabbisogno statale scende a 7,6 miliardi

01 Giugno 2009

Gli interessi sul debito in discesa, l’afflusso del ‘cash’ dei conti dormienti (i conti bancari sui quali non si è registrato da anni nessun movimento), e il confronto con un mese, quello di maggio 2008, in cui lo Stato aveva dovuto mettere mano al portafogli con un prestito-ponte da 300 milioni di euro per sostenere Alitalia sull’orlo della bancarotta.

Un mix di fattori che porta il fabbisogno di maggio 2009 a 7,6 miliardi di euro, con un miglioramento di oltre 300 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui si era attestato a 7.937 milioni di euro.

Tirano dunque il fiato i conti pubblici italiani e il fabbisogno segna così il primo dato in miglioramento da dieci mesi a questa parte. I fattori positivi riescono infatti a ‘strapparè alla crisi economica, e ai minori incassi Iva del periodo, 300 milioni di euro. A evidenziare la composizione dei pesi sulla bilancia, che comunque nei primi cinque mesi dell’anno risulta pendere dal lato positivo, è lo stesso ministero dell’Economia.

Il fabbisogno del mese di maggio 2009, rispetto a quello dello scorso anno, "ha beneficiato – ha spiegato in dettaglio il Tesoro – di un minor onere per interessi, del versamento delle disponibilità liquide giacenti sui ‘conti dormientì, nonchè del venir meno di erogazioni di carattere straordinario effettuate nel mese di maggio 2008 a favore di Alitalia e delle regioni per l’estinzione dei debiti sanitari pregressi". Il dato di maggio 2009 ha tuttavia "risentito in negativo – fa presente sempre il ministero dell’Economia – dei maggiori rimborsi per crediti d’imposta da parte dei concessionari della riscossione e di minori incassi fiscali connessi sostanzialmente alla dinamica del gettito Iva".

Le entrate dall’imposta sul valore aggiunto sono quelle maggiormente legate al ciclo economico e dunque i minori incassi possono essere in gran parte addebitati alla crisi, come spiegato dallo stesso ministero dell’Economia qualche giorno fa nella diffusione delle entrate del primo trimestre 2009, in cui appunto già si registrava una diminuzione del gettito complessivo e dell’Iva in particolare. Al di là delle una tantum favorevoli, a maggio pesa tra i fattori che migliorano il dato del fabbisogno anche un fattore meno contingente, ovvero il pagamento di minori interessi grazie al calo dei tassi.