Conti pubblici. Istat, migliora il deficit/Pil: nel I° trimestre all’8,7%

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Conti pubblici. Istat, migliora il deficit/Pil: nel I° trimestre all’8,7%

02 Luglio 2010

Si attesta all’8,7% il rapporto deficit/Pil nel primo trimestre. È quanto comunica l’istat, evidenziando che riaspetto allo stesso trimestre del 2009 si registra un calo dello 0,5%.

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi), si legge nella nota, si è ridotto di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009 (8,7 per cento e 9,2 rispettivamente).

Più in dettaglio, l’Istat fa inoltre sapere che nel primo trimestre 2010 il saldo corrente (risparmio) è risultato negativo e pari a 22.852 miliardi di euro, contro il valore negativo di 21.423 miliardi di euro del corrispondente trimestre 2009, con una incidenza negativa sul Pil pari al 6,2% (-5,9%) nel primo trimestre 2009.

Il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo e pari a 16,886 miliardi di euro (contro un valore di -17,902 miliardi di euro del corrispondente trimestre 2009), con una riduzione di 0,3 punti percentuali del rapporto rispetto al Pil, attestandosi al -4,6% contro il -4,9% precedente.

Nel primo trimestre 2010 le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali dello 0,3 per cento (Tabella 2) con un’incidenza sul Pil del 39,8 per cento inferiore a quella registrata nel corrispondente trimestre del 2009 (40,0 per cento) (Figura 2 e Tabella 1). Le entrate correnti hanno registrato un aumento tendenziale dello 0,1 per cento dovuto all’effetto combinato di una diminuzione delle imposte dirette (meno 0,6 per cento) e dei contributi sociali (meno 0,7 per cento), e di una crescita delle imposte indirette (più 0,9 per cento) e delle altre entrate correnti (più 1,6 per cento).

Le entrate in conto capitale hanno registrato una crescita in termini tendenziali del 37,7 per cento. In particolare, le imposte in conto capitale sono aumentate per effetto della contabilizzazione dei versamenti una tantum relativi ai prelievi operati in base allo scudo fiscale per la regolarizzazione o rimpatrio di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero da soggetti residenti. Nel primo trimestre 2010 le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali dello 0,7 per cento. Il loro valore in rapporto al Pil si è ridotto di 0,7 punti percentuali (48,6 per cento contro 49,3 per cento nel corrispondente trimestre del 2009).

Le uscite correnti hanno registrato nel primo trimestre 2010 un aumento tendenziale dello 0,9 per cento. Tale aumento deriva da una diminuzione del 2,9 per cento dei redditi da lavoro dipendente e degli interessi passivi (meno 3,8 per cento) e da una crescita dell’1,6 per cento dei consumi intermedi, del 2,4 per cento delle prestazioni sociali in denaro e del 5,9 per cento delle altre uscite correnti. Le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali del 20,7 per cento; in particolare, gli investimenti fissi lordi diminuiscono del 9,5 per cento e le altre uscite in conto capitale del 37,9 per cento.