La triste vicenda di Luca Morisi ci conferma nella linea che il centro destra ha sempre tenuto al Governo quando la delega alla guida del Dipartimento antidroga alla Presidenza del Consiglio era stata attribuita al Sottosegretario Carlo Giovanardi.
Innanzitutto la persona tossicodipendente è un malato (per questo il consumo personale di droga è stato depenalizzato) che deve essere aiutato a curarsi e recuperare pienamente le sue capacità di relazioni umane e lavorative,
Quando invece il tossicodipendente commette reati anche gravi, compreso lo spaccio, sino a 6 anni di condanna, secondo la legislazione vigente, voluta dal centro destra, può e deve evitare il carcere attraverso un percorso di recupero da avviare in una Comunità pubblica o privata, con finanziamenti ad hoc a carico dei servizi regionali.
Il Dipartimento svolgeva poi una massiccia opera di educazione e di prevenzione rivolta alle famiglie, alle scuole, alle associazioni sportive e ricreative per mettere in guardia soprattutto i giovani dal pericolo di rovinarsi la vita entrando nel tunnel dell’ uso delle sostanze.
Purtroppo i Governi della sinistra hanno depotenziato al massimo i programmi del Dipartimento ed oggi invece che parlare di educazione, prevenzione e recupero in Italia si raccolgono firme per espandere ancora di più il consumo e la produzione di quelle sostanze che producono disastri dal punto di vista umano, sociale, economico e sanitario.
Un’ultima annotazione: sino al 2011 il consumo di eroina e cocaina in Italia era in netto calo, mentre la curva da allora ha ripreso a risalire assieme a quella dei cannabinoidi, la cui diffusione è aiutata da sciagurate scelte legislative che hanno consentito l’ apertura di centinaia di negozi che attraverso la vendita della cosiddetta cannabis light invogliano i giovani ad addentrarsi nella strada della loro rovina.