Contro l’ingresso dell’Iran nel Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu
17 Aprile 2010
"Il 13 maggio verrà rinnovato il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu con sede a Ginevra, che eleggerà 14 nuovi membri su 47 per un mandato di tre anni. L’Iran ha presentato la sua candidatura ed è una beffa al mondo intero, dato che viola senza sosta tutti i diritti umani applicando carcere, tortura e pena di morte ai dissidenti, agli omosessuali, alle donne. E’ dovere dell’Italia opporsi all’eventualità che, come sembra realistico date le dinamiche politiche del Consiglio, l’Iran entri a far parte di questa istituzione.
Ho quindi presentato un’interrogazione al Ministro degli Esteri per essere rassicurata sull’opposizione italiana a questo paradosso.
L’Iran cerca di entrare nel Consiglio per essere legittimata nella sua politica di continua aggressività corroborata dall’incremento delle sue pericolose strutture atomiche, mentre propaganda e minaccia il genocidio.
Fa specie che esista una possibilità, come purtroppo potrebbe profilarsi, che l’Onu possa non solo restare indifferente a tale assurdità, ma persino includerla in uno dei suoi più importanti organismi, che per giunta nel proprio regolamento stabilisce che "al momento dell’elezione, gli Stati membri devono prendere in considerazione il contributo dei candidati alla promozione e protezione dei diritti umani e il loro impegno in tale senso".
Interrogazione a risposta in Commissione Esteri
n. 5-02731 di Fiamma Nirenstein, "Sulla candidatura dell’Iran al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite"
Al Ministro degli Affari Esteri
Premesso che
L’Iran ha presentato la propria candidatura per ottenere un seggio triennale presso il Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu a Ginevra;
Considerata l’imminenza dell’elezione dei nuovi membri, prevista per il 13 maggio;
Dato che il Consiglio per i Diritti Umani viene sovente orientato nelle sue scelte da maggioranze automatiche troppo spesso determinate da convinzioni antioccidentali;
Considerato che il Ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha preannunciato la contrarierà del suo paese all’ingresso dell’Iran presso tale organismo e ha chiesto ai colleghi europei di mobilitarsi contro la candidatura iraniana, che risulta ogni giorni più forte;
per sapere
se e come l’Italia, seguendo la propria tradizione di difesa dei valori della liberà e tenendo conto delle continue violazioni di diritti umani in particolare nei confronti di oppositori politici, omosessuali e donne, intenda opporsi a questa eventualità.